SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La seduta di venerdì 21 settembre del Consiglio comunale, dopo il minuto di silenzio in ricordo del giovane marittimo Giovanni Dell’Olio [clicca QUI] ha visto la protesta di alcuni dipendenti dell’Agenzia del Territorio di Ascoli, che hanno esposto uno striscione con scritto “No il catasto ai Comuni”, e poi chiesto e ottenuto una sospensione dei lavori di cinque minuti, concessa con voto a maggioranza dell’assemblea (dopo accesa discussione sull’opportunità), per illustrare alla conferenza dei capigruppo le proprie ragioni.

Su questa diversa articolazione delle competenze amministrative ha inciso in modo determinante la legge Finanziaria del 2007 [clicca QUI].
Nel corso della seduta il Consiglio comunale ha votato a maggioranza l’intenzione di acquisire al Comune il rilascio delle visure, l’acquisizione delle modifiche al catasto fabbricati e terreni “docfa” e “pregeo”, l’aggiornamento delle banche dati. L’iter proseguirà nei prossimi mesi, fino all’apertura dello sportello, prevista per inizio 2008.
Il punto è stato discusso dopo che il Consiglio ha respinto a maggioranza sia la richiesta di anticipare la discussione formulata dal consigliere Piunti di An, sia la richiesta avanzata da Lorenzetti (Udc), di rinviare il punto per approfondire le istanze dei manifestanti. Dopo l’intervento di Piunti il gruppo di An è uscito dall’aula in segno di protesta, ritenendo che non vi fosse alcuna urgenza nel decidere la questione.
I passaggi per l’acquisizione delle funzioni catastali saranno i seguenti: entro il 18 ottobre l’Agenzia del Territorio dovrebbe completare un censimento delle intenzioni dei singoli enti, decidere poi il personale e le risorse da trasferire a ognuno e il costo residuo per il mantenimento della sede provinciale. I fondi per il personale da trasferire passeranno naturalmente ai Comuni.
Dopo il passaggio di venerdì, il Consiglio sarà chiamato ad approvare lo schema di convenzione, mentre con delibera di giunta si dovrà organizzare il servizio (ubicazione, personale). Infine la trattativa con l’Agenzia delle Entrate per le risorse necessarie e la firma della convenzione. Lo sportello potrà essere singolo o associato con altri Comuni.
A tal proposito si era svolto poche ore prima un incontro tra gli amministratori sambenedettesi e i sindaci di Acquaviva Picena, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Monsampolo, Montalto, Monteprandone, Ripatransone, Offida e Spinetoli. La maggioranza dei presenti si è espressa a favore della gestione unica a San Benedetto, alcuni hanno espresso riserve o chiesto tempo.
L’ubicazione del servizio catasto è ancora da decidere. Esso dovrà comunque ospitare l’archivio cartaceo trasferito dall’attuale Agenzia del territorio di Ascoli. L’ipotesi di associazione con i Comuni potrebbe generare un volume massimo di circa 105 mila abitanti, che rivestirebbe una notevole importanza per uno studio di riequilibrio dei valori catastali. Uno dei compiti del nuovo ufficio sarà infatti quello di verificare i livelli attuali dei valori e procedere a una proposta di aggiornamento.
A livello nazionale il sottosegretario alle Finanze Grandi ha stimato in un 20% il maggior gettito dell’Ici derivante da questa riorganizzazione dei valori, che sarà generato non da un aumento della pressione fiscale, ma dall’accertamento dell’evasione e dell’elusione.