SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Che sul Ballarin, almeno, si discuta. E’ questo il messaggio – minimo – lanciato dal Comitato per la riqualificazione dello stadio “F.lli Ballarin“, che si è costituito lo scorso primo agosto per iniziativa del presidente del Comitato Roberto Brancaccio, Antonio Calvaresi, Daniele Ciutti, Massimiliano Napoletano, Francesco Ricci e Massimo Orlando Vacchi.
«Si tratta di un pezzo della città che non possiamo perdere» ha spiegato Brancaccio, facendo esplicito riferimento, ad esempio, a quanto accaduto per il Cinema Calabresi la scorsa estate.
Il Comitato si prefigge che «quantomeno la Curva Sud, anima e cuore del tifo rossoblu, non venga toccata». Tra le idee – che gli stessi costituenti non ritengono vincolanti, ma che propongono come base di discussione – c’è quella di trasformare gli spazi interni della Curva Sud in un Museo della Samb, mentre la stessa gradinata, pur con ovvi interventi di restauro, potrebbe essere utilizzata come arena all’aperto.
Di queste proposte il Comitato ne ha già parlato sia con il sindaco Giovanni Gaspari sia con l’esponente dell’opposizione Pasqualino Piunti, i quali hanno dato una approvazione di massima. Si ricorda che entro la fine dell’anno il Ballarin, di proprietà demaniale, tornerà a disposizione del Comune di San Benedetto (ad un costo, però di circa 800 mila euro…).
Sull’iniziativa del Comitato, che presto raccoglierà delle firme a supporto sia a San Benedetto che nell’hinterland, dedicheremo ampio spazio sia sul settimanale Riviera Oggi (in edicola lunedì prossimo), sia sul quotidiano Sambenedettoggi.it che a partire da martedì verrà distribuito in tutte le edicole cittadine.
Ci piacerebbe quindi aprire una campagna stampa sull’argomento, ascoltando le opinioni di tutti coloro che possono essere interessati alla vicenda (dai politici alle associazioni sportive, da quelle culturali ai semplici cittadini e tifosi), e auspicando anche interventi di rilievo da parte dei nostri lettori on-line, ai quali daremo la possibilità di essere pubblicati anche sul giornale in edicola.