MARTINSICURO – «Durante la campagna elettorale, tutti gli schieramenti, nel cercare di convincere il direttivo di Città Attiva a suggellare con loro un’alleanza elettorale, prospettando una larga e gloriosa vittoria, argomentavano che il banco dell’opposizione è come il banco dell’asino. Cioè che il consigliere di minoranza “non conta e non accusa”, ma subisce inevitabilmente le decisioni che, quasi come sberleffi, piovono dalle mani dei sorridenti e pavoneggianti consiglieri di maggioranza».

Gianfranco Corsi, membro del direttivo di Città Attiva, così riporta, sul sito internet dell’Associazione, l’opinione comune all’interno di un’amministrazione comunale, della valenza delle forze di opposizione.

Commenta lo scorso Consiglio comunale che si è tenuto il 12 settembre e precisa alcuni punti che interessano proprio l’operato dei quattro consiglieri di minoranza di Città Attiva, Paolo Camaioni, Alduino Tommolini, Andrea D’Ambrosio, e Stefano Ciapanna

«Nel corso della seduta di mercoledì 12 Settembre – spiega Corsi – il consigliere D’Ambrosio ha presentato un’interpellanza consigliare, protocollata alcune settimane prima, in cui si evidenziava il fatto che nessuna (dico nessuna) scuola del territorio comunale fosse in regola con le vigenti norme di sicurezza ed antisismiche e che non sono state fatte nemmeno le verifiche basilari degli impianti. Guarda caso, due giorni dopo il suddetto atto protocollare, esce un articolo su un giornale locale in cui l’assessore Francesco Tommolini prevede di stanziare 400.000 euro circa per la messa a norma degli impianti, per le passerelle per i disabili e per l’inizio delle verifiche dovute di tutti i complessi che ospitano le scuole locali. E tale è stato esattamente l’ammontare dei predetti lavori discusso in Consiglio Comunale ed approvato all’unanimità».
«Or, – prosegue Corsi – è curioso notare che le interrogazioni di mercoledì sono state spostate alla fine dello svolgimento del Consiglio Comunale, quando è prassi consolidata che si discutano nella prima ora dello stesso. Il regolamento è comunque stato rispettato. Certamente, essendo stato discusso nell’ordine del giorno, i nostri consiglieri hanno dovuto ritirare l’interpellanza relative alla messa a norma delle scuole e a rinviare quella importantissima sulla sicurezza al prossimo Consiglio(non si tratta certo di un argomento da affrontare all’una e trenta di notte)»

L’esponente di Città Attiva conclude affermando che per effetto del lavoro delle opposizioni la maggioranza è spinta ad occuparsi dei temi più urgenti, non solo per paura di essere colta in fallo o impreparata, ma anche perché tende ad assumersi tutti i meriti e a sminuire agli occhi dei cittadini il lavoro dell’opposizione.

«Ebbene, – conclude serafico Gianfranco Corsi – a Città Attiva non importa un fico secco di chi sono i meriti, l’importante è fare bene. I muli e gli asini sanno dare bei calci»