SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Camomilla sulla questione, sembra essere la parola d’ordine dell’amministrazione comunale dopo l’infelice idea di deviare l’uscita di centinaia e centinaia di scolari della Scuola Elementare “Caselli” dal suo tranquillo e sicuro alveo naturale in termini urbanistici e architettonici – Via Gino Moretti – per pressarli contromano su una specie di retrobottega posto all’angolo fra Via Curzi e Via Giovanni XXIII.
C’è da capirlo, il Comune, solo contro tutti, dover affrontare un’evidenza delle cose sempre più lampante. Come le immagini video girate dal nostro Oliver Panichi alle ore 13 del secondo giorno di scuola. Immagini che danno conto anche dei tanti genitori visibilmente contrariati (per tacer d’altro) nei confronti del malcapitato assessore alla Viabilità.
Questa, dunque la nota del Comune: «È migliorata, al secondo giorno di scuola, la situazione all’uscita dalle lezioni, presso la scuola “Caselli”, dove da quest’anno viene utilizzata l’apertura su via Giovanni XXIII al posto di quella su via Moretti. Da oggi, infatti, ai genitori degli alunni delle 1e 2e classi viene consentito di entrare nel cortile, per recuperare i bambini ed evitare quindi la confusione che si era verificata al primo giorno».
«Per mercoledì 19 è comunque fissato un incontro tra la dirigente scolastica Giuseppina Carosi e i tecnici comunali – il dirigente del settore Lavori pubblici Mario Laureati e il neo “direttore manutenzioni” Elio Rocco – onde valutare ulteriori provvedimenti per razionalizzare la modifica adottata, e limitare i disagi iniziali».
Nella nota è citato anche il sopralluogo dell’assessore Settimio Capriotti che ha detto: «Ai genitori chiediamo di pazientare qualche giorno, perché è interesse di tutta la città che questa modifica possa produrre i benefici che auspichiamo, in primo luogo una migliore viabilità in tutta la zona. Ieri infatti la situazione del traffico su via Ugo Bassi, via Piemonte e viale De Gasperi è notevolmente migliorata al momento dell’entrata e dell’uscita da scuola». Peccato che negli scorsi anni scolastici praticamente nessuno si sia accorto di particolari «situazioni di traffico» in quelle strade dovuti all’uscita su Via Gino Moretti. A meno che l’assessore Capriotti non alluda al traffico oggi certo più facilitato da, e per, alcuni garage sulla stessa Via Moretti.
«Voglio riprendere la garbata e puntuale protesta di un genitore riguardante lo scuolabus, che essendo alimentato a gasolio produce aria irrespirabile», ha concluso l’assessore. «Faccio infatti presente che nel nuovo contratto di servizio tra il Comune e la Start è previsto che i nuovi mezzi acquistati saranno alimentati unicamente a metano, come ci si sta apprestando a fare anche per gli scuolabus. Entrambi i provvedimenti, ovvero la mancata chiusura di via Moretti e l’acquisto di mezzi a metano, contribuiranno a contenere l’inquinamento».
Ma quest’ultima valutazione, finalmente condivisibile, sulla riduzione dell’inquinamento, che c’azzecca con la sicurezza degli scolari-soldatini in marcia forzata verso quel cancelletto all’angolo?