ASCOLI PICENO – Ad una settimana dal V-Day ad Ascoli Piceno, arrivano i dati relativi alla manifestazione, che ha avuto un notevole successo ed ha permesso di raccogliere 1940 firme. Di queste, 1000 provenienti da Ascoli, 148 da San Benedetto, 138 da Folignano, 82 da Castel Di Lama, 43 da Spinetoli, 26 da Grottammare, 21 da Malignano, 20 da Monteprandone, 19 da Colli del Tronto, 19 da Monsampolo, 18 da Venarotta, 17 da Offida, 15 da Roccafluvione, 13 da Fermo, 11 da Porto San Giorgio, 10 da Castorano.
69 firme provengono complessivamente da Ripatransone, Acquaviva Picena, Acquasanta Terme, Sant’ Elpidio a Mare, Cupra Marittima, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Castignano, Montegallo, Ortezzano, Porto Sant’ Elpidio, Altidona, Carassai, Campofilone, Cossignano ,Falerone, Force, Grottazzolina, Lapedona, Massignano, Montefalcone, Montemonaco, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Vidon Combatte, Rapagnano, Rotella.
Dalla provincia di Teramo sono arrivate 104 firme, di cui 88 dalla Val Vibrata: S.Egidio alla Vibrata sono Martinsicuro, Alba Adriatica, Nereto, Civitella del Tronto, Sant’Omero, Colonnella, Controguerra, Ancarano, Torano Nuovo, Corropoli, poi Valle Castellana, Pineto, Teramo, Bellante, Castellalto, Campli, Roseto.
Ad Ascoli hanno poi firmato anche 29 cittadini provenienti da Roma e 138 provenienti da altre province italiane.
Le firme, ancora in via di controllo, potrebbero subire qualche modifica nel numero, ma sono comunque da considerarsi un successo notevole per la manifestazione di Ascoli, nella quale si sono ritrovate persone di provenienza diversa, tutte accomunate dall’apposizione di una firma su un foglio a sostegno della legge di iniziativa popolare “Parlamento Pulito”.
Le spese per l’organizzazione della giornata ammontano a 862 euro (materiale reperimento video, allestimento del palco, strumenti musicali, stampa dei volantini, marche da bollo…) che verranno sostenute in parte con i 531 euro provenienti dalle donazioni libere, che nel corso della giornata hanno lasciato i firmatari al banchetto, e il restante con le donazioni degli iscritti al meetup.
«Stiamo pensando di organizzare al più presto una cena – ha dichiarato Tonino Silvestri, uno degli organizzatori del V-Day di Ascoli – in cui tutti i partecipanti si autotasseranno per raggiungere la somma necessaria a pagare le spese rimaste ancora insolute. Speriamo in futuro di rafforzare ulteriormente i rapporti con il meetup di San Benedetto, in modo tale da riuscire a portare avanti battaglie sociali e problematiche varie anche di carattere locale, in modo da far sentire maggiormente la voce dei cittadini nei confronti delle amministrazioni cittadine»
Il popolo del V-Day, galvanizzato dal successo strepitoso che ha ottenuto nelle varie piazze d’Italia l’8 settembre, ha voglia adesso di uscire sempre di più allo scoperto per reclamare ad alta voce i propri diritti. «C’è tanta gente che ci contatta – ha proseguito Silvestri – e che, non essendo potuta venire a firmare sabato scorso, ci chiede come può fare per dare il proprio contributo. Per questo stiamo pensando di mettere un banchetto permanente in qualche locale pubblico ancora da definire, per permettere a tutti coloro che ne avessero intenzione di poter andare a firmare».
Per le leggi di iniziativa popolare, infatti, si hanno a disposizione sei mesi di tempo per la raccolta delle firme, e in molte località d’Italia già ci sono alcuni gruppi Meetup che sono riusciti ad ottenere delle sedi in cui recarsi ancora a firmare. Di certo, le oltre 340.000 firme raccolte in tutta Italia l’8 settembre sono una cifra assolutamente non definitiva, destinata a lievitare nel corso dei prossimi mesi.
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i costi della manifestazione del v-day di Ascoli Piceno sono stati azzerati con una autotassazione dei componenti il meetup…..
una politica pulita e nuova culturalmente..ecco cosa chiediamo