GROTTAMMARE – «Il V-Day sarà solo l’inizio – esordisce Pietro Michelangelo Rosetti – la vera politica la facciamo noi, qui, seduti ad un tavolo, a discutere di attualità, a trovare insieme soluzioni e alternative».

Pietro Michelangelo Rosetti ha 22 anni e studia Scienze politiche. Un paio di mesi fa ha messo su un meet-up, un gruppo per il V-Day. Ieri si è tenuto il secondo incontro de visu dello stesso. Una ventina di persone si è incontrata ieri in pizzeria. A vederli così, dall’esterno, si poteva pensare ad una “pizza di classe”, prima dell’inizio della scuola. Ragazzi giovani, dai 22 ai 35 l’età media, ma con le idee fin troppo chiare, quando si parla di Italia e politica. Ciò che colpisce è constatare la presenza di una base solida, da cui si parte per cercare di ricostruire un qualcosa che sempre più, anche ai giovani, sembra si stia spezzando.

«Avete notato – continua Rosetti – come non si dica più ad un politico “sei saggio”, come si faceva un tempo, ad esempio nell’antica Grecia, ma gli si dica “sei un buon politico”?». Gli argomenti della serata sono stati svariati. Riguardo al V-Day abbiamo chiesto il parere ai presenti sui commenti dell’articolo pubblicato il 31 agosto (potete leggerlo qui).

«È vero, Beppe Grillo sta raccogliendo fondi per il V-Day e lo sta facendo con il suo conto corrente – è il pensiero di tutti, espresso quasi all’unisono. Ma chi ha da obiettare, si rende conto di quanto possa costare l’organizzazione di un evento di questa portata? E comunque la donazione è assolutamente volontaria, nessuno viene obbligato».

Discordi anche sull’accostamento del V-Day al concetto di Partito, facendo notare che «probabilmente non è questo il caso, ma spesso chi si sente portato in causa anche quando non necessario, ha qualcosa da nascondere». Oltre ovviamente alla giornata del V-Day, che si terrà domani 8 settembre (raccolta firme ad Ascoli Piceno), si pensa già alla “prossima mossa”.

Argomento toccato e molto sentito, soprattutto dal capogruppo, Pietro Michelangelo Rosetti, è quello delle energie: «Pensate che, quando si costruisce una casa, se si spendesse soltanto il 10% in più, dopo si arriverebbe a risparmiare il 90% delle spese sulle energie, come luce, gas e acqua. Perché allora non è ancora radicato come pensiero?».

I ragazzi hanno inoltre fatto notare come l’informazione su questo V-Day sia stata scarsa: molte persone, raggiunte dalla campagna di volantinaggio effettuata in questi giorni, non erano a conoscenza della proposta di legge, altre erano diffidenti. La causa, probabilmente, l’esclusione del V-Day dalla televisione – che comunque rimane ad oggi il maggior mezzo di comunicazione – ed anche dai giornali cartacei. Durante la serata è stato spesso citato Marco Travaglio, riportando molte delle affermazioni dichiarate durante la serata alla Palazzina Azzurra del 30 agosto scorso. Riguardo alla serata un solo rammarico: nessuno ha chiesto del V-Day, in pubblico.

Ciò che risulta evidente è che questi gruppi siano composti da “comuni cittadini”, slegati da colori, partiti e bandiere, accomunati dal dissenso verso ciò che è la situazione italiana attuale, dalla voglia di cambiare e raggiungere la “vera democrazia”.