SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La giunta comunale lo sapeva da ieri 5 settembre. In una riunione degli assessori con il sindaco, parlando del Palacongressi, Gaspari aveva annunciato le ottime possibilità per un “dissequestro parziale”, orrenda locuzione verbale che sta a indicare la riapertura di quella parte di “panettone” necessaria per organizzare un convegno nazionale organizzato da mesi.
C’era stata anche una consegna del silenzio da parte di Gaspari verso i suoi colleghi di amministrazione. La notizia è comunque trapelata e oggi, alla domanda sulla ufficialità della riapertura, il primo cittadino ha risposto con un’espressione eloquente e carica di ottimismo. «Ci stiamo lavorando», la frase in merito diplomaticamente proferita.
Ma è evidentemente passata la paura per la perdita del convegno della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, che tra il 10 e il 13 ottobre porterà in riviera centinaia di professionisti.
Rimane il sequestro giudiziario del cantiere che stava iniziando i lavori di completamento per conto della Palacongressi Srl, società aggiudicataria del project financing che la giunta Martinelli ha deciso di intraprendere nel 2004 per completare la struttura.
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Al di là della questione estetica che è puramente soggettiva forse al cittadino sambenedettese non va giù che abbia speso dei soldi attraverso le tasse per la costruzione di una struttura che non rende (è come andare con una Ferrari a 30 Km/h). Pubblico o privatizzato che sia l'importante è che funzioni e per come è stato realizzato potrebbe farlo in più direzioni offrendo al cittadino molti servizi (multisala in primis ad esempio burocrazia permettendo). Poi ciò che c'è dietro è un altro paio di maniche….ma in Italia le cose semplici non ci piacciono…