SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Premessa: dopo una domenica emettere giudizi è a dire poco affrettato. Seconda considerazione: chi, come lui, deve distribuire 86 kg su 188 cm, è normale che possa pagare dazio prima di raggiungere il top della condizione. Alla voce Fabio Alteri insomma, ci sta scritto: da rivedere. Come la Samb, del resto.
E nonostante ci si aspettasse tanto – società e staff tecnico in primo luogo – dall’attaccante romano, la prima uscita, sul campo dell’ambizioso Taranto di mister Cari, va agli archivi come una prestazione da dimenticare in fretta.
«E’ vero, la prestazione è stata negativa», ammette l’ex Pistoiese, che poi continua: «Possiamo fare di più, questo è poco ma è sicuro. Dobbiamo crescere e speriamo di riuscirci subito, sin dalla ripresa degli allenamenti. Ad ogni modo non commettiamo l’errore di analizzare la situazione in maniera tragica: la trasferta è da dimenticare, ma può succedere, anche perché di fronte avevamo un ottimo Taranto. Dobbiamo riconoscere i meriti dell’avversario, anche se nella prima mezz’ora abbiamo retto bene, tenendo discretamente il campo».
Alteri prova a trovare la chiave di volta nella lettura di una prova opaca: «Dopo il gol è subentrata una certa paura. Fossimo stati un po’ più spavaldi, magari sarebbe finita in modo diverso. Il Lanciano? Nessuno si aspettava che dopo due giornate potesse stare lassù: speriamo la Samb si possa rialzare».
RIPRESA. La Samb tornerà a sudare martedì pomeriggio, al Ciarrocchi di Porto d’Ascoli, in vista dell’impegno di Coppa Italia, previsto per il giorno successivo a Giulianova (si gioca alle 17).
Per chi ha preso parte alla trasferta di Taranto, come al solito, seduta più leggera.