Marco Travaglio. Ho assistito alla presentazione con grande piacere. Un mia prima constatazione è stata questa: io piccolo giornalista di provincia non avrei mai saputo spiegare così bene qual è la linea editoriale dei giornali che dirigo. Le parole del giornalista prima, le risposte alle domande dopo, mi hanno entusiasmato e scoperto anche le mie aspirazioni più nascoste e profonde.
Nessun atteggiamento da cabarettista, aspetto che aveva caratterizzato la serata precedente, sempre in Palazzina Azzurra, con Gian Antonio Stella.
Stessi spettatori, stesse approvazioni, nessuna omissione che, si sa, equivale al peccato stesso.
Il sunto della serata, secondo me, sta tutto nella risposta data a chi (il giornalista sambenedettese Pino Perotti) gli ha chiesto se teme di essere ammazzato.
«Non hanno più bisogno di sporcarsi le mani perché, forse scottati da mani pulite, i soliti “poteri forti” hanno iniziato nel 1993 un’operazione certosina per bloccare le cause di quella “rivolta” popolare: la Magistratura e la stampa libera. Rivolta popolare che costrinse il Parlamento ad approvare, prima ed unica volta, una legge contro se stesso, l’abolizione dell’immunità parlamentare. Da quel momento, legando con grande perizia le mani ai magistrati con leggi ad hoc, tarpando le ali ai giornali indipendenti (La Voce di Indro Montanelli e qualche altro, ndr) e a “ribelli televisivi” tipo Luttazzi e Paolo Rossi sono riusciti ad appiattire l’informazione fino ad annullarla; portando a termine l’operazione “insofferenza verso la stampa libera”…».
Non sono le esatte parole di Travaglio ma il succo delle sue forbite considerazioni.
Finita la serata mi sono affrettato a comprare il testo “La scomparsa dei fatti” che insieme a “La casta” userò per una rubrica apposita con la quale vogliamo dare voce e forza ad una letteratura che, altrimenti, resterebbe soltanto un affare economico e niente più. Un risultato che riempirebbe di tristezza i tre autori Stella, Rizzo e Travaglio. Una piccola voce dalla provincia servirà come una vongola per seccare il mare? Meglio che niente è, anche se, al limite, l’insofferenza di certi poteri verso la nostra testata crescerà ancora.
A fine presentazione mi sono accorto che mancava una domanda alla quale, la sera prima, la risposta di Gian Antonio Stella aveva deluso molti spettatori: il suo parere sul prossimo “vaffa… day” organizzato da Beppe Grillo. Il giornalista del “Corriere della sera” si era mostrato contrario, «Sarò a Bologna in prima fila», la risposta secca di Travaglio.
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DIRETTORE LE FACCIO I MIEI COMPLIMENTI, SE HA DECISO DI FARE UNA RUBRICA DEL GENERE.
SFRUTTI ANCHE IL BLOG DI BEPPE GRILLO, IL SITO http://www.disinformazione.it/ E ALTRI DI QUESTO GENERE.
E' GIUSTO CHE LA GENTE SAPPIA QUALI TRISTI REALTA' CI CIRCONDANO.
SPERO DIVENTI LA RUBRICA PIU' LETTA DELLA CITTA' E OLTRE.
caro direttore,
dopo questa scorpacciata, di sana indignazione, contro la casta
e la politica corrotta, mi meraviglio che c’è ancora chi si meraviglia, incredibile ma vero.
la scomparsa dei fatti e la casta di TRAVAGLIO e STELLA e la
trascrizione di quello che tutti noi sappiamo e vediamo
quotidianamente.
ogni santa mattina, e questa mattina in particolare un’amica
mi ha raccontato della sua quotidianità ministeriale a
ROMA, ci sarebbe da chiamare la beneamata e far tintinnare
realmente le manette…
Di certo la gente comincia ad indignarsi e a non poterne piu’. Non ne puo’ piu’ dei politici che fanno casta, dei partiti che sono roccaforti impenetrabili per “normali” cittadini, dello stesso sistema elettorale così ingessato che pare cominci a mortificare piuttosto che valorizzare la libera espressione di voto. Dello stesso linguaggio pubblico e mediatico che riesce a stravolgere, strumentalmente, perfino il significato delle cose (avete mai pensato, ad esempio, perché si parli di “costo della politica”, e non piuttosto di “costo dei politici”. Le due espressioni con una semplice differenza grammaticale, non casuale, rimandano a significati ben diversi).Ma attenzione… Leggi il resto »
Fintanto un semplice cittadino di destra discuterà con un semplice cittadino di sinistra, se sia meglio prodi o berlusconi, la casta continuerà a mangiare sulle nostre spalle…
Caro Stefano R.,
per me l'informazione libera esiste, sulla nostra metterei le mani sul fuoco. La perfezione è un'altra cosa, appartiene ad un Altro.
Perché la Mondadori cioè Berlusconi? Credo che si tratti di un puro e semplice rapporto di lavoro. Fino a prova contraria.
Strumento validissimo? Lo sarà ancora di più quando le notizie e le considerazioni "on line" arriveranno anche in edicola. Dal martedì al sabato. Al costo di 50 cent.
Grazie per i complimenti
IL DIRETTORE
Caro Daniele Primavera,
le sue considerazioni sono giuste ma non tiene conto che il vaso è colmo e la gente ha fretta di vuotarlo. Oramai si ritiene che senza qualcosa di clamoroso è impossibile rimuovere una situazione politica ed economica disastrosa. A meno che le conferme alle impressioni generali messe su carta da Stella e Rizzo, da Travaglio e Grillo non siano pura fantasia. Questo non lo crede neanche lei.
IL DIRETTORE
no, beppe grillo pubblica con feltrinelli, oppure con
la sua casa editrice, stampa pure cd…. la casaleggio associati