SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Dalle zone blu sul lungomare il Comune ha incassato poco? Ma l’esperimento è ben riuscito sotto il punto di vista della vivibilità del litorale e dell’uso di mezzi alternativi per lo spostamento». Secondo Settimio Capriotti, assessore con delega alla Viabilità, i parcheggi a pagamento sul lungomare sono stati un successo, anche se «vanno migliorati i parcheggi scambiatori, gli abbonamenti per i residenti di via Volta e via Trento (tariffe agevolate anche per chi abita nel lato ovest, ndr) e la pubblicizzazione dei bus navetta». I soldi incassati dal Comune? Sembra difficile il reinvestimento nel nuovo lungomare nord, più probabile vengano usati per altri interventi urbanistici o legati al traffico.
Oggi 31 agosto è l’ultimo giorno del provvedimento; da domani lasciare la propria auto sul lungomare tornerà a essere gratuito. Per il 2008 le zone blu faranno il loro ritorno, probabilmente anche nelle ore serali anche se sembra improbabile, dice Capriotti, far pagare la sosta durante tutte le 24 ore giornaliere.
SCETTICISMO DI ALLEANZA NAZIONALE Il partito si esprime per voce del coordinatore comunale Luigi Cava: «Sedici metri di lungomare riqualificato. Questo è il nuovo tratto che l’attuale amministrazione comunale potrebbe realizzare con i 55 mila euro ricavati dalla vendita dei grattini, sempre che si tratti dell’entrata effettiva». Ben poca cosa, ribadisce Cava, tanto che per completare l’opera fino all’Albula occorrerebbero 125 anni. E l’invettiva del coordinatore di An è: «Ora la cittadinanza avrà un elemento in più per valutare da chi è amministrata, una maggioranza sprovveduta che non ha il minimo senso delle cose».

ZONE BLU E MOBILITA’ ALTERNATIVA L’assessore Capriotti risponde citando le impressioni dei Vigili Urbani. «Meno auto in sosta sul lungomare, più bici e più scooter. Bisognerà senz’altro regolamentarne la sosta perché spesso hanno creato anche intralcio. Positivo che gli automobilisti abbiano parcheggiato meno sulle strisce zebrate nei cambi di corsia del lungomare, era una cattiva abitudine che spesso impediva il passaggio a camper e grossi camion. Ho incontrato – racconta l’assessore – molte famiglie che tornavano dal mare a piedi, perché avevano lasciato l’auto vicino ai sottopassi o nei parcheggi liberi. Non credo che sia una brutta cosa, anzi, bisogna promuovere meglio i bus navetta».
Capriotti sogna un parco mezzi più moderno per la Start, autobus dotati di pedane speciali per l’ingresso dei disabili, pensiline elettroniche e sistemi più efficaci per “invitare” gli utenti a pagare il biglietto. Uno dei motivi principali, per inciso, per cui l’azienda di trasporto pubblico locale fa meno investimenti di quanti servirebbero.