SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e candidato alla segreteria del nuovo Partito Democratico nelle primarie del prossimo 14 ottobre, sceglie la spiaggia di San Benedetto del Tronto per la terza tappa della sua campagna elettorale denominata “7 temi per 7 spiagge”, partita da Tirrenia il 5 agosto scorso, per concludersi a settembre sulla spiaggia di Amalfi.

Prima dell’incontro con i cittadini, Enrico Letta è stato accolto in comune dal sindaco Giovanni Gaspari, appoggiato dagli assessori e dai consiglieri di maggioranza (per impegni vari assenti gli esponenti comunali dei Verdi compreso l’assessore Canducci, in Sicilia per un periodo di vacanza). Il sindaco ha approfittato dell’occasione per omaggiare il sottosegretario con un libro di Paolo Volponi e, durante un discorso informale, ha esposto ad Enrico Letta le sue idee sul turismo:« Vorremmo che il Governo riprenda presto quel ragionamento sul turiamo aperto ed illustrato dal Ministro Rutelli quando venne in visita a San Benedetto, cioè l’idea di spostare il pagamento delle tasse di giugno e anche l’inizio della scuola poiché, per quanto ci riguarda, vediamo che da molti anni a questa parte la stagione turistica si allarga ed inizia ad aprile per concludersi a settembre. Vorrei ringraziare personalmente l’onorevole Letta non solo della sua presenza oggi, ma anche perché ha avuto la gentilezza di mandarmi un biglietto di auguri e di buon lavoro quando mi sono insediato».

VERSO IL PARTITO DEMOCRATICO Ad una folta platea (ricordiamo tra i presenti Sandro Donati, vice presidente regionale dell’Ulivo, Giorgio Meschini, sindaco di Macerata, Carlo Menzietti, capogruppo della Margherita a San Benedetto) Letta ha esposto le sue idee di politica e di Italia delineando tutte le caratteristiche che dovrebbe avere il nuovo P.D.

«Io ho proposto 3 parole che potrebbero essere la base per la rivoluzione politica italiana – ha affermato Enrico Letta – LIBERTA’, MOBILITA’, NATALITA’. Libertà è la massima espressione della vitalità dell’uomo, ed è una parola che Berlusconi ci ha rubato per troppo tempo. Mobilità sta per cambiamento fisico e sociale. Natalità è una parola che può avere un significato complesso: il nostro paese ha il più basso livello di natalità che impedisce un ricambio generazionale, ma questo è dovuto anche all’impossibilità della donna di poter conciliare lavoro e maternità, poiché la società lo impedisce. Ma la natalità richiama anche la precarietà lavorativa, un ostacolo alla creazione delle famiglie».

E’ ancora forte tra gli elettori il timore di far nascere, con le primarie del 14 ottobre, un soggetto partitico ancora ancorato ai vecchi schemi politici: questa paura viene subito smentita da Letta che dichiara:«Queste primarie rappresentano la giusta via per far sorgere una politica pulita contro l’anti-politica. Oggi il politico è considerato come una persona che entra in una “casta” per non uscirne più. Noi invece ci siamo messi in discussione in modo serio e aperto, parlando con i cittadini in modo trasparente. Credo che la legge elettorale vada cambiata, poiché i parlamentari devono essere eletti dagli elettori e non scelti dai parlamentari stessi».

Nel Nuovo Partito Democratico ci sarà ampio spazio anche per i giovani:«Oggi ho 41 anni – ha continuato l’Onorevole – e sono considerato il più giovane della politica italiana. C’è qualcosa che non và. Dobbiamo eliminare la “cooptazione” nella politica: non possono essere i vertici a decidere sempre chi dovrà entrare “nel Palazzo”. Deve esserci un ricambio generazionale. Cercherò sempre di portare avanti una discussione attiva affinché entrino nel nuovo partito molti giovani e “molte” giovani. Le donne devono partecipare maggiormente cogliendo questa nuova occasione di entrare nella vita politica».