SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La cremazione è uno dei riti funebri più antichi che si conoscano. Rispetto alla normale tumulazione è una tipologia di rito laico; la Chiesa la avversava decisamente fino a qualche decennio fa; oggi la sua posizione è meno dura, anche se raccomanda l’inumazione dei corpi.

Da un punto di vista mondano, esiste un problema di sovraffollamento dei cimiteri. Compatibilmente con le scelte insindacabili del defunto, il Comune di San Benedetto ha scelto di incentivare la cremazione dei defunti modernizzando il forno crematorio del cimitero e costruendovi un mausoleo che potrà accogliere più di 200 urne cinerarie. Le concessioni per questi loculi – singoli e familiari – sono cinquantennali e costano molto meno rispetto ai loculi per la tumulazione, che hanno una concessione ventennale.
Entro il 2008 vicino al mausoleo sorgerà una sala del commiato. In adeguamento a una legge regionale e alla legge nazionale in materia di polizia mortuaria, il Comune permette anche la dispersione delle ceneri (vedi intervista video all’assessore Paolo Canducci) in aree private fuori dai centri urbani e con il consenso del proprietario del terreno, nei fiumi, nei laghi e nel mare purchè non ci siano manufatti nelle vicinanze e non circolino natanti al momento della dispersione.
In più sarà possibile compiere la dispersione delle ceneri in un piccolo fazzoletto di terra all’interno del complesso cimiteriale (vedi servizio video).

LE MOTIVAZIONI DELLA CREMAZIONE Scegliere questo metodo per la sorte dei propri resti mortali è frutto di una posizione culturale, ma può anche avere altre motivazioni: risparmio economico, risparmio di spazi nei cimiteri, motivazioni igieniche. A San Benedetto esiste una Socrem (società per la creazione delle salme) dal 1985 e il suo padre putativo è l’ex direttore del civico cimitero Alessio Panfini. Conta 2005 soci attivi di cui il 70% residente fuori San Benedetto, anche in località molto lontane (da Rimini a Foggia il nostro è uno dei pochi cimiteri dotati di forno crematorio). Oggi il suo segretario è Diego Emidi. L’iscrizione alla Socrem garantisce la tutela legale del rispetto delle volontà del defunto, nel caso in cui i familiari non siano d’accordo con la sua scelta della cremazione. Il defunto può essere cremato anche nel caso in cui ci sia una sua dichiarazione olografa in tal senso.

Per vedere l’intervista all’assessore Paolo Canducci cliccate sull’icona a destra.

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