SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Proprio una bella Samb, quella disegnata, assieme, dal direttore sportivo Natali, dall’allenatore Ugolotti e dal presidente Tormenti. Con l’ultima manciata di acquisti (i terzini Ficano e Ferrini, il trequartista Ferrini, il centrocampista Iacoponi, l’esterno Cia, il probabile arrivo del difensore centrale Galeotti dal Grosseto), la rosa della formazione rossoblu va completandosi in ogni ruolo. Due calciatori per ogni ruolo, in base ai dettami di mister Ugolotti, che predilige il 4-2-3-1 adottato nel finale dello scorso campionato, ma che ha dimostrato di saper costruire squadre duttili sotto il profilo tattico (4-4-2, 4-4-1-1…).

Una cosa del genere non si ricordava dal primo campionato di C1 post-fallimento, anno 2002-03, quando Alessandro Gaucci costruì una corazzata, con due calciatori per ogni ruolo. Quest’anno la linea di condotta della società si basa su altri criteri: calciatori giovani, per lo più, ma contrattualizzati oppure presi con comproprietà e diritti di riscatto, tranne poche eccezioni. Rispetto ad un anno fa, comunque, si tratta di giovani che hanno quasi tutti alle spalle esperienze nel calcio professionistico, anche in Serie A e B – l’anno scorso invece si trattava di una formazione di esordienti, ad eccezione di Loviso e con le parziali eccezioni di Visone e Tinazzi.

C’è ottimismo, cauto, attorno a questa squadra, che però adesso necessita della cosiddetta ciliegina sulla torta. La partenza di Morante era scontata, ma adesso tutti si aspettano l’arrivo di un centravanti in grado di portare in alto (quanto?) la Samb. Per ora c’è solo il promettentissimo Curiale (a proposito: lui, Soddimo e Camisa furono inseguiti invano un anno fa…), che potrebbe avere in canna anche 10-15 gol, ma che avrebbe bisogno di avere del tempo per ambientarsi in un campionato professionistico.

Se arrivasse Antenucci, la tifoseria comincerebbe a sognare grandi traguardi. La trattativa con l’ex punta giuliese (11 reti nell’ultimo campionato) è però molto complicata.