GROTTAMMARE – «Volutamente nel resoconto siamo partiti  dal 2003 per mostrare la crescita che il Cabaret Amoremio! ha avuto in questi anni di amministrazione», spiega il Sindaco Luigi Merli.

Nel 2003, ovvero quando è entrata in vigore l’amministrazione attuale, il totale dei paganti per tutte e tre le serate fu 1690, più 649 persone, quasi il 30%, ad ingresso accredito (gli accrediti comprendono stampa, giuria, invitati, accompagnatori dei cabarettisti). La manifestazione, comunque, fu la prima di questa amministrazione e venne organizzata in poco più di un mese. Nel 2004, anno della tromba d’aria, il numero rimane stabile: 1503 persone paganti per 536 accrediti; nel 2005 1727 paganti e 683 accrediti, mentre nel 2006 gran salto: 2342 paganti e 666 accrediti. Il 2007 è il vertice del Cabaret Amoremio!: ben 2579 paganti.

Ridotti di circa la metà l’ingresso ad accrediti che si riduce a 347, di cui sono circa 40 gli inviti istituzionali, che comprendono l’ingresso per due persone, per «portare la manifestazione ad un corretto rapporto fra paganti ed invitati», continua il Sindaco Merli. Aumentati gli abbonamenti: nel 2003 erano 253, mentre quest’anno 439. Facile il conto degli incassi: circa 42.000 euro, contro i 39.000 dello scorso anno.

Gli invitati sono stati “invitati” a donare il prezzo del biglietto alle iniziative per il popolo del Sarawi. Lina Lanciotti, della Consulta per la fratellanza fra i popoli, espone i dati delle entrate per il popolo del Sarawi: «Per le tre serate sono stati raccolti circa 1660 euro. Abbinare la cultura al sociale è di certo un successo, e serve sia per dare valore alle iniziative, sia per i volontari che ospitano, ormai da sette anni, i bambini di questo deserto che pochi conoscono. Una cosa che terrei a sottolineare è che questa non deve essere considerata beneficenza, ma solidarietà».

«Il successo – dice Enrico Piergallini, Assessore alla cultura – è anche dell’ufficio cultura e di Fiorella Fiore che, di anno in anno, ha contribuito a migliorare anche tutte le piccole cose, per fidelizzare il pubblico».

Si inserisce il Direttore artistico, Pepi Morgia: «Si è riusciti anche a fidelizzare gli ospiti, se ad esempio si pensa che il manager di Crozza è anche il manager della Littizzetto. Oltretutto le selezioni si sono svolte tutte a Grottammare e, anche se è stato più impegnativo, le persone conoscevano già i cabarettisti che avrebbero potuto vedere».