Il Consorzio Turistico ha un nuovo presidente: Alessandro Zocchi, un giovane di 33 anni attualmente consulente delle Confesercenti locale. L’intenzione sembrerebbe quella di voltare definitivamente pagina come confermato dalle parole del sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari: «Basta con i debiti, si spenderà solo quello che c’è in cassa», questo il succo del suo ultimo intervento.
Ad Alessandro Zocchi preferiamo non fare raccomandazioni particolari tranne una: se non lo ha già fatto, si legga tutti i nostri articoli
e le interviste (su queste pagine e su Riviera Oggi) sulle vicende dell’Associazione che ora presiede. Siamo stati gli unici ad approfondire con pignoleria quanto stava succedendo all’interno del Consorzio, nel tentativo di visibilizzare e rendere inutili le cortine fumogene con cui, da più parti e ad arte, si è cercato di coprire fatti e misfatti degli ultimi dieci anni. Se li legga bene perché gli saranno utili.
Raccomandazione alle quali alleghiamo l’intervento di Luciano Pompili, ex presidente del Consorzio turistico, che in modo chiaro e credo non smentibile (fino a prova contraria) ha riassunto il tribolato periodo in cui si è rischiato di far scomparire un Consorzio i cui presupposti iniziali erano ottimi.

Di seguito il testo inviatoci da Pompili che pubblichiamo integralmente:
Al commercialista Enrico Perotti ricordo che la storia del Consorzio è scritta nei bilanci e nei verbali fin dal lontano 1999, anno in cui fu costituito: società pubblico-privata a responsabilità limitata e, per statuto, a maggioranza pubblica. Visto che i numeri non sono delle opinioni, basterebbe leggerli in sequenza a partire dal febbraio 1999 fino al 2007 legando in maniera corretta ad ogni passaggio il giusto nome. Questo dovrebbe essere l’atteggiamento giusto, così come il compito della stampa è quello di controllare il potere e quello della politica di essere al servizio dei cittadini. Sembra che negli ultimi tempi alcuni buontemponi abbiano voluto fare un pò di tutto meno che il proprio vero mestiere. Questi i numeri che sfido chiunque a smentire:
1) Euro 32.074 – se l’importo doveva essere imputato al 2005, perchè è stato imputato al 2006? Dovunque lo si voglia collocare resta comunque una perdita.
2) Lo stesso principio è valso anche per le precedenti gestioni.
3) Al fine di non trasformare tutto per aria fritta, Chiamiamo le cose per il loro nome: gli Eventi “Assisi Giubileo” anno 1999; “Leonardo” anno 2000; “Raffaello” anno 2001, appartengono alla gestione Capriotti (con relativa firma degli stessi contratti)! Mentre “L’uomo e la pietra”, anno 2003 e “Michelangelo”, anno 2004, portano la firma di Calvaresi. Il primo contratto avrebbe potuto rifiutarsi di firmarlo (come fece il sottoscritto) ma Marco Calvaresi lo firmò senza alcun indugio; per il secondo ci fu un atteggiamento ancora meno comprensibile; L’Evento venne proposto dalle stesse persone che avevano piazzato i primi tre eventi (a firma Capriotti) e nei confronti delle quali il sottoscritto aveva, durante la sua gestione, intrapreso un’azione legale recuperando circa 270 milioni di lire a favore del Consorzio. Quando io lasciai si riaprirono le porte e “Michelangelo” venne piazzato; non è sembrata cosa di alta coerenza e chiarezza. L’unico Evento a firma mia è ” L’Egitto ed il Piceno” anno 2002, che ha riscosso un evidente successo di pubblico, ha garantito una buona campagna mediatica sulle reti televisive nazionali ed ha chiuso con il bilancio in attivo .
4) Il debito del Consorzio di lire 1.948.000.000 al 31 dicembre 20001, guarda caso è esattamente quello che ereditai quando assunsi la presidenza; le pene non furono certo del Calvaresi poichè a quell’epoca era, fortunato lui, semplicemente il “rappresentante dell’allora Amministrazione di centro destra del Comune di San Benedetto, mentre diventò presidente soltanto nel 2003. Vogliamo ricordare per la terza volta che, al momento del suo insediamento, il neo presidente presentò al Cda, oltre all’allora consulente ed agli allora Revisori dei conti, una analisi contabile redatta proprio, a suo dire, dal suo consulente personale cioè proprio dal commercialista Perotti, che fissava in euro 230.000 il RESIDUO debito del Consorzio. Enrico Perotti dovrebbe anche sapere che la suddetta analisi, così sembra, venne addirittura depositata presso uno studio notarile. E’ vero che il vecchio Consiglio non resistette a lungo, che il consulente venne allontanato, i revisori dei conti sostituiti ed alcuni soci palesemente osteggiati (forse tutti troppo pignoli?), ma è altrettanto vero che non tutto si può cancellare.
5) Leggiamo che i finanziamenti del Sistema Turistico Locale vengono definiti “contributi a favore del consorzio”: Euro 148.100 nel 2005; euro 65.000 nel 2006; e nel 2004: e i 65.000 euro del 2003? Andiamo per ordine. All’inizio del 2003 fu il sottoscritto a formalizzare l’STL e ne diventa il “referente” per l’area costiera-collinare ovvero per la metà della provincia di Ascoli Piceno. Il Sistema Turistico Locale è una emanazione della legge quadro sul turismo e prevede delle aggregazioni territoriali costituite da Comuni, Associazioni, Proloco, Enti ecc. con le seguenti finalità:
A) creare, organizzare, confezionare dei nuovi prodotti turistici fruibili e spendibili;
B) mettere in atto azioni promo-commerciali capaci di vendere i suddetti prodotti, in alre parole puntare concretamente alla vendita dei posti letto. Era necessario elaborare dei progetti appropriati, ottenere l’approvazione regionale e quindi i relativi finanziamenti .
Quali progetti ha realizzato il ns STL dal 2003 (anno in cui il Calvaresi prese il posto del Pompili anche come referente STL) ad oggi e come sono stati contabilizzati i relativi finanziamenti? Il Consorzio era UNO dei circa 50 soci del Sistema Turistico ed i relativi progetti e finanziamenti dovevano essere decisi dall’Assemblea dei soci e gestiti dal Comitato Esecutivo; avevo presentato in Regione una progettualità secondo i canoni previsti e ottenuto l’approvazione; aprii un conto corrente specifico STL nel quale convogliare i finanziamenti regionali, per garantire una gestione autonoma separata e trasparente.
Chi sa cosa è avvenuto in seguito? Alla fine del 2003 nulla era stato realizzato, in compenso l’anticipo di 65.000 Euro, richiesto dal Pompili all’inizio dell’anno e quindi erogato dalla Regione venne prelevato dal Calvaresi alla fine del 2003 e trasferito sui conti correnti del Consorzio; a che titolo dovevano chiedersi i soci, i fondi dell’ STL sono finiti da quel momento in poi al socio Consorzio turistico? E come mai, dovrebbe spiegarlo qualcuno in Regione, dei finanziamenti previsti per un territorio provinciale vengono incamerati e contabilizzati da una singola entità sotto forma di “contributi” a favore della stessa.

6) Pensiamo sia meglio rimborsare benzina e spese telefoniche a dirigenti che portano a casa migliaia di presenze turistiche e che producono introiti anzichè spendere 27.000 Euro di spese legali per fare causa ai soci stessi o commissionare inutili ma costose iniziative oppure ancora spendere, sembra, oltre 30.000 Euro per propaganda a mezzo stampa. Un direttore per il Consorzio? Quando assunsi la presidenza trovai già due collaboratori dipendenti ed un collaboratore con mansioni di direttore, ingaggiati dalla gestione Capriotti. Non ritenni opportuno cacciare nessuno, assumendomi l’onere di garantire stipendi e compensi senza penalizzare i soci; non ritenni neppure di dover sostituire il Consulente ed i Revisori dei conti in quanto il loro legittimo controllo sull’operato dei vertici non disturbava affatto. E’ lecito chiedersi, visto che la gestione Calvaresi sembra non abbia utilizzato un direttore: come sono stati pagati il Sig. M. , la Sig. F. ed il Sig. B., che hanno affiancato il presidente in questi anni? In merito alla vicenda della Banca Biesse, tutto quello che il Calvaresi ha saputo fare è stato il NON pagare i dovuti interessi fino a costringere la banca ad avviare un decreto ingiuntivo! Io non ho usufruito del fido in questione poichè già utilizzato dalla precedente gestione Capriotti, ma aveva comunque versato regolarmente i relativi interessi. Il curioso coinvolgimento del sottoscritto in debiti creati PRIMA ed incrementati DOPO la sua gestione, è stato egregiamente trattato dal mio legale personale. La questione Banca Biesse è stata definitivamente chiusa con l’apporto straordinario, pari a circa 180.000 Euro, del Comune di San Benedetto. Non si capisce quindi quali meriti avrebbe il Calvaresi in tale vicenda.

7) Sarebbe più esatto dire che i soci sono stati costretti a versare un contributo straordinario pari ad Euro 9.000 (Comune di S. Benedetto euro 180.000) per il ripianamento del debito residuo della gestione Capriotti e per i debiti NUOVI della gestione Calvaresi ed erano proprio questi che alcuni soci si sono rifiutati di pagare!

8) Lo statuto del Consorzio prevede anche alcune clausole a tutela dei soci:

A) Il socio che non è più in grado di sostenere i costi di partecipazione, può restituire le proprie quote.

B) L’assemblea del consorzio può proporre tutte le spese che vuole ma ogni singolo socio può aderire solo in seguito alle delibere dei rispettivi CDA, per i privati e delibere comunali per i Comuni… per cui i contenziosi legali sono giustificati quando si ha la certezza della esigibilità del credito ma non sono giustificabili quando hanno tutta l’aria di risentimenti personali; non è per questo che va utilizzato il pubblico denaro. Per riepilogare, si è passati da euro 230.000 di debito residuo ad euro 427.000, più Euro 35.000 dell’Assessore Gabrielli, più Euro 65.000 del STL anno 2003, più Euro 148.000 STL 2005, più Euro 65.000 STL 2006 TOTALE: euro 740.000 più euro 75.000 all’anno x 4 di quote ordinarie da parte dei soci? Gli addetti ai lavori conoscono molto bene fatti e circostanze quindi è lecito, a questo punto, pensare che spargendo più fumo possibile forse si spera di riuscire a confondere l’opinione pubblica. Tutto sommato una tecnica interessante, insieme all’altra comunemente nota come “tirano più due chili di pesce che un paio di buoi”