SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’associazione Notte Bianca sambenedettese investe 4000 euro per la riforestazione di un’area boschiva in crescita in Costa Rica. E’ il modo con cui si vogliono compensare a livello globale le emissioni di anidride carbonica prodotte durante la manifestazione del 28 luglio (approssimativamente 16.340 chili). L’investimento dovrebbe essere ripetuto nei prossimi anni per mantenere la gestione dell’area mediante il network Lifegate.
«Già dopo l’edizione del 2006 si disse che andava ammortizzato l’impatto ambientale della manifestazione – dice l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci – secondo i calcoli di Lifegate sono necessari 25.327 metri quadri di foresta».

«MEGLIO FARE QUALCOSA PIUTTOSTO CHE NON FARE NIENTE» Al segretario di Confesercenti Paolo Perazzoli non sono andati giù i suggerimenti del presidente della commissione Turismo del Comune Daniele Primavera.
«Ho notato quel vecchio vizio ideologico contro i commercianti, del tutto ingiustificato verso una manifestazione che nasce dal basso e ha prodotto divertimento ma anche cultura. Si, perché suonare in strada significa produrre cultura, come ha fatto il Nino Rota Ensemble», ribadisce Perazzoli, rilevando anche che l’iniziativa Impatto Zero fa parte di una piattaforma che per la prima volta in Italia mette in atto concretamente il protocollo di Kyoto.
Più diplomatico l’assessore Canducci. «Nessun pregiudizio nell’intervento di Primavera ma solo un contributo per rendere migliore la Notte Bianca. Se servirà un maggiore intervento economico del Comune vedrete che non mancherà, magari sottraendo risorse a manifestazioni che non hanno ricevuto il consenso atteso».

«NO AL TURISMO DA VENA VARICOSA» L’affermazione è di uno degli organizzatori in prima linea, Vincenzo Amato. «Questa Notte bianca ha avuto una eccezionale risposta di popolo, e la presenza degli abusivi venuti dalla Campania per vendere birre dimostra che si è parlato molto di questo evento». Gli organizzatori ringraziano gli sponsor e tre ragazzi factotum come Francesco Palanca, Matteo Sciarretta e Valerio Turchet. E la Picenambiente per l’efficiente pulizia fatta domenica mattina.

UN PO’ DI CIFRE Durante la festa in spiaggia alla foce dell’Albula la cooperativa Piceno Food & Beverage ha incassato circa 30 mila euro dai suoi stand di pizza e bibite. E’ servito un Tir per trasportare il ghiaccio per le bibite; consumati 62 fusti di birra da 25 litri ciascuno, ancora superiori i consumi di super alcolici.

LE CURIOSITA’ La foresta in Costa Rica? Nello spirito dell’iniziativa Impatto Zero si preferisce riforestare nei paesi in via di sviluppo, dove si abbattono più alberi e c’è una maggiore necessità di educazione ambientale.