ROMA – Durante l’inverno 2007 il fenomeno della mucillagine ha messo in ginocchio la piccola pesca a strascico sambenedettese e di tutto il medio adriatico.
Ma c’è una buona notizia. E’ recente infatti l’approvazione di un decreto da parte della commissione Pesca e Acquicoltura del Ministero per le Politiche Agricole. Si tratta di un provvedimento molto atteso che permetterà l’erogazione di contributi alle marinerie di Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara, Termoli, Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli, Taranto e Crotone.
Per colpa della proliferazione eccessiva delle alghe infatti le maglie delle reti da strascico si tappano, impedendo di fatto l’attività di pesca e causando danni economici soprattutto alle imbarcazioni che operano fra le 3 e le 12 miglia.

«Un vasto e importante pacchetto di misure a sostegno del settore della pesca italiana» così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro ha commentato i risultati conclusivi della Commissione. Fra i provvedimenti approvati di particolare rilievo il fermo biologico 2007, «una misura che ci consentirà, precisa il ministro, di valutare meglio del passato l’impatto della sospensione temporanea sulle risorse biologiche dei nostri mari».
Su questo tema il ministro ha ricordato che «misure come il fermo biologico applicate su vaste aree creano comunque un dibattito: la nostra pesca è caratterizzata da più tipologie di operatori e lavoratori che hanno esigenze diversificate».
E’ stato anche licenziato il testo del decreto attuativo del Fondo di solidarietà nazionale della pesca. Il provvedimento, ha osservato il ministro De Castro, tende a semplificare e a snellire le procedure necessarie per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, consentendo anche alle Regioni di attivare l’iter.