SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da oggi, mercoledì 25 luglio, la società “Palacongressi srl” è ufficialmente al lavoro per realizzare quanto prescritto dal project financing approvato dal Comune: la società, di cui sono soci la famiglia Calabresi, proprietaria dell’omonimo hotel e dell’ex cine-teatro che presto ospiterà oltre 40 appartamentini, la società “Troiani&Ciarrocchi snc” e l’ingegner Marco Sciarra, rappresentata dall’amministratore delegato Fausto Calabresi e alla presenza del direttore dei lavori incaricato, l’architetto Donatella Di Paolo, ha ricevuto la “consegna dei lavori” da parte dell’amministrazione comunale.
I lavori dovranno svolgersi entro 420 giorni, ovvero entro il 16 settembre 2008. Come sarà il “panettone” (così è stata malevolmente ribattezzata l’opera dell’ingegner Bonfigli, costata 20 miliardi di lire ma tuttora incompiuta) alla conclusione del project? Verranno realizzate dieci sale (compresa l’attuale da 1.200 posti, la cui capienza verrà tuttavia ridotta per ottenere l’agibilità nel rispetto delle norme di sicurezza). Sette saranno le sale “principali”, tre quelle “di servizio”, con capienze che andranno dai 75 ai mille posti. Un ristorante al servizio dell’attività convegnistica sarà allestito su una superficie di 800 metri quadrati al pian terreno. All’esterno un parcheggio con 400 posti auto, una piazza davanti all’ingresso e una fontana a forma di vela).
Fino al 31 dicembre 2007 il Comune avrà la disponibilità della struttura per organizzare eventi culturali (compresi spettacoli teatrali). Terminati i lavori, la disponibilità per il Comune sarà di tre giorni al mese. Il privato gestirà il Palacongressi per trent’anni.
Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Lascia un commento
mah… a parte ciò che già si è giustamente detto su tutta la storia
l'idea di dover prendere l'auto pure per andare al cinema non mi piace,
e poi c'è pure la città delle stelle poco distante
… confido in una strepitosa programmazione del cinema delle palme…..
Quando si dice: “le colpe dei padri ricadranno sui figli”, in tutti i sensi possibili.
20 mld di lire di investimenti pubblici devoluti al business trentennale della famiglia calabresi.
Ho capito finalmente cos’era la “devolution”.
mah…a parte cio' che giustamente detto su tutta la storia c'e da chiarire che fine hanno fatto gli atti originali sequestrati
…confido in una strepitosa chiarezza sul prossimo proseguo……
Ma non dovevano fare il parcheggio sotterraneo? Poi una piazza? E i posti auto persi?