ASCOLI PICENO – La sera del 23 luglio sono ancora in corso i tre incendi nell’ascolano che hanno determinato il grande sforzo operativo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, coadiuvati da alcuni Canadair italiani e francesi che nel pomeriggio hanno ripetutamente caricato acqua dal mare sambenedettese facendo la spola con l’entroterra.

Presenti sui luoghi dell’incendio anche delle autobotti dei Vigili del Fuoco di San Benedetto.
Secondo il Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato, a Tallacano di Acquasanta sono oltre 200 gli ettari bruciati, con alcune frazioni abitate a rischio; ad Arquata del Tronto sono andati in fumo circa 60 ettari; a Montemonaco circa 20 ettari.
Il forte vento caldo nella zona rappresenta una condizione eccezionalmente sfavorevole per gli interventi dal cielo con i velivoli e da terra con le autobotti.
LA TRAGEDIA DI ACCIANO In Abruzzo, vicino L’Aquila, è precipitato un Canadair della Protezione Civile. Stava operando per spegnere un incendio boschivo. Muore il pilota, in gravi condizioni anche il copilota, trasportato all’ospedale dell’Aquila. I contatti radio si sono improvvisamente persi e dopo pochi minuti è giunta la notizia della caduta. Cordoglio è stato espresso dal presidente del Consiglio, Romano Prodi, mentre il capo della Protezione civile Guido Bertolaso è partito per l’Abruzzo per stare vicino al ferito e sincerarsi di quanto accaduto. L’Agenzia nazionale per la sicurezza al volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta.
GRAVE EMERGENZA NELLE MARCHE Secondo la Forestale le situazioni più gravi sono nel versante sopra Fabriano, dove da tre giorni continua a bruciare una superficie di quasi 400 ettari. Nella provincia di Pesaro pare essere sotto controllo l’incendio di Frontone con circa 15 ettari bruciati. Sarà comunque necessaria un’accurata bonifica per stroncare tutti i focolai ed evitare che il vento possa provocare una ripresa dell’incendio.

ROGHI SPESSO DI NATURA DOLOSA A sostenerlo è lo stesso Comando regionale della Forestale. In giornata si è scagliato contro i piromani il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro, invocando la tolleranza zero contro chi si macchia di un crimine odioso verso l’ambiente e verso il patrimonio comune della nazione.
Il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha messo in allerta il comando dei Carabinieri per l’Ambiente.