GROTTAMMARE – Emergenza siccità, codice rosso, malori da caldo. Sono questi i maggiori titoli delle testate locali e nazionali in queste giornate di afa e scarse precipitazioni.
Ciip spa (“Cicli Integrati Impianti Primari”, l’ex Consorzio Idrico), nei giorni scorsi, ha attivato una grande campagna di comunicazione contro lo spreco d’acqua. Fra le iniziative, la realizzazione di volantini – affissi in vari locali e nei punti di maggior passaggio – e l’invio, a casa dei cittadini, di un opuscolo, in cui vengono dati consigli per evitare inutili sprechi: chiudere i rubinetti quando ci si lava i denti, fare la doccia e non il bagno, usare la lavatrice a pieno carico, non lavare le auto e non innaffiare i giardini con l’acqua potabile. Insomma, quelle nozioni utili che sentiamo da anni ma che solo in pochi mettono in pratica.
A corollario, sono state chiuse le fontane d’arredamento che non usano il riciclo d’acqua e la maggior parte delle fontanelle pubbliche eroganti acqua potabile, mentre le docce nelle spiagge libere funzionano a singhiozzo. Un vero “codice rosso” nella distribuzione delle risorse.
Nello specifico, sono state chiuse le fontanelle di via Alessandro Volta, del Lungomare de Gasperi – altezza Hotel Roma -, di Largo Raffaele Sanzio e le due della Piazza della Verdura. Alla fontanella sulla Val Tesino è stata ridotta di molto la portata dell’acqua.
Rimangono invece aperte quelle di Via Leonardo da Vinci, di San Pio V e di Piazza Dante Alighieri (Piazza dell’Angioletto).
Il Ciip sta di certo facendo molto per contrastare il calo di portata, registrato nel 2007, delle acque dei Sibillini, del Pescara e del Vettore, sebbene tale problema, va detto, fosse già noto agli addetti fin dai primi giorni di marzo.
Ma almeno due casi di spreco da segnalare a Grottammare, che fanno pensare a quanti altri casi simili possano esserci nelle cittadine vicine.
La fontanella in Largo Sanzio è chiusa, è vero, ma perde una goccia al secondo. Quanti litri sono in un’ora? E in ventiquattro ore?
E la fontana dei Leoni in Piazza Dante Alighieri, con ben due bocche, è aperta. La fontana è potabile, è a getto continuo e non usa sistemi di riciclo: litri e litri di acqua che scorrono senza sosta, giorno e notte.
A questo punto sorgono due domande: se già da febbraio/marzo si era a conoscenza della diminuzione della portata d’acqua, perché non intervenire subito?
E la seconda: perché non cercare effettivamente di non sprecare acqua potabile, riparando i rubinetti che – visibilmente a occhio nudo, non necessitano di sofisticati strumenti – perdono?
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Gli sprechi a Grottammare sono ben altri. Ma ci si potrà dissetare in qualche modo o bisognerà rimpinguare le casse dei bar del litorale? E l'acqua delle docce negli stabilimenti e spiagge libere? Anche lì ci saranno "tagli" e chiusure? Ma perchè non chiudere, invece, la fontana davanti al Kursaal?
Che io sappia la fontana davanti al Kursaal (come quelle che adornano la città, come in zona ascolani sul lungomare), sono a ciclo continuo "chiuso", nel senso che una volta che c'è un tot di acqua, quella viene sempre ripescata e rimessa in circolo.
Per le docce: negli stabilimenti balneari, per quel che ho visto, funzionano tutte e sempre. Nelle spiagge libere ho notato che a volte risultano chiuse, ma sinceramente non so dirle se hanno ore o giorni prestabiliti di chiusura.
…basterebbero i vecchi ma sempre efficenti rubinetti a pulsante….
la fontana alle POSTE P.zza Setti Carraro di Porto d'Ascoli,
il pensionato deve andare al bar di fronte ?
Una bestiola assetata dove deve andare per dissetarsi???
Grazie
Franco Porto d'Ascoli
Evitando inutili polemiche, la mia idea, è quella di un ridimensionamento delle presenze turistiche alle reali capacità di accoglienza della nostra bella Grottammare. Il paese non puo' sostenere tutte queste persone. Sebbene i turisti portino con se tanti bei soldoni, chi paga l'enorme disagio di coloro che vivono tutto l'hanno a Grottammare e dal turismo non hanno alcun introito? (e sono la maggioranza!!!). Infine, non sarebbe il caso di fare un'ordinanza nella quale si vieti il lavaggio delle auto, almeno nei mesi più caldi (luglio..???).
La fontana davanti al Kursaal è si a ciclo continuo chiuso, ma l'acqua che circola è sicuramente sporca e credo che di tanto in tanto venga cambiata. Quanti litri di acqua si utilizzano per quella fontana? Il sindaco Merli poteva fare benissimo a meno di molte opere di abbellimento (rotonde e fontane che adornano la città) e puntare (soprattutto economicamente) su opere utili (come le fontane a pulsante) evitanto gli sprechi e di conseguenza la chiusura delle fontane pubbliche.
In effetti il rubinetto col bottone risolverebbe molti problemi. Evitare gli sprechi è giusto, ma addirittura chiudere le fontanelle mi sembra un pò esagerato.. i bambini, i pensionati, ma soprattuto chi non ha casa dove si disseta?
Quelle 20 fontanelle quanto vorranno consumare? 5 minuti di secco in più la notte per ogni famiglia… e già abbiamo compensato le fontane.
"è soltanto un parere ovviamente" ROBERTO
C'è anche da dire che c'è una malaeducazione nei confronti dell'acqua. Più volte ho visto in centro – e li capisco, certo – bambini giocare con l'acqua tirandosela addosso (tanta acqua), o lasciare i rubinetti aperti senza motivo; gente risalire la spiaggia – prendendo ad esempio la fontanella sul Lungomare, di fronte la spiaggia libera – e sciacquarsi i piedi nella fontanella, quando a due passi ci sono le docce apposite, che non vengono usate per sciacquarsi i piedi perchè sono in mezzo alla sabbia (e quindi facendo i 15 passi per raggiungere il marciapiede, si rinsabbierebbero). Probabilmente basterebbe –… Leggi il resto »
Sicuramente il problema della carenza di acqua non si risolve con la chiusura delle fontanelle. Sarebbe bastato mettere i famosi rubinetti a pressione per arginare il problema. Mi è sembrato proprio una presa in giro soprattutto per i residenti la chiusura della fontanella vicino al residence Valentino. Era necessaria per dissetare i bambini che giocano nella pinetina e la gente che purtroppo a casa non ha acqua potabile. Non credo che la sua chiusura abbia contribuito al rimpinguamento del sistema idrico piceno. Solo un'ultima domanda: ma l'acqua delle docce degli chalet è potabile? Io ho sempre pensato che non lo… Leggi il resto »