MARTINSICURO – Ha creato stupore e interesse la sentenza emessa nei giorni scorsi dal giudice di pace di Nereto Adalberto Eroli, che ha annullato numerose multe eseguite dai vigili urbani di Martinsicuro nel 2006 alle auto sui parcheggi a pagamento del lungomare, per mancata esposizione e pagamento dello scontrino di pagamento della tariffa.
I ricorsi sono stati accolti con una motivazione che rientra nella legislazione del diritto privato: nella sentenza viene spiegato che l’istituzione dei parcheggi a pagamento rientra nella casistica di un contratto di diritto privato tra il comune (e nel caso specifico la società che detiene la concessione) e l’automobilista. Pertanto nella sentenza si legge che il contratto «si perfeziona con l’articolo 1327 del codice civile, e alla prestazione del Comune corrisponde, per l’automobilista, l’obbligo di versare un corrispettivo. In caso di inadempienza non poteva essere emessa una sanzione pecuniaria amministrativa, ma si doveva procedere in base alle normali norme del diritto privato non essendoci, come nel caso di violazione in una zona a disco orario, una violazione al codice della strada».
In poche parole al posto della multa si sarebbe dovuta avere un’ingiunzione di pagamento. La sentenza rischia di creare una serie di ricorsi a catena non solo a Martinsicuro, ma anche nei paesi limitrofi, quali san Benedetto, Alba Adriatica e Tortoreto che prevedono i parcheggi a pagamento soprattutto nella zona del lungomare.
All’Amministrazione comunale di Martinsicuro oltretutto è stato notificato il pagamento delle spese processuali, che ammontano a 150 euro per ogni ricorso accolto e che, sommate ai 36 euro di ogni multa non pagata, vanno a costituire un notevole danno economico per l’Ente: potrebbero essere mille le multe in questione.
«Al momento abbiamo preso atto della situazione – ha dichiarato il sindaco Abramo Di Salvatore – e stiamo valutando l’ipotesi di impugnare la sentenza emessa dal giudice di pace. Sto oltretutto insistendo con i dirigenti dell’Aipa, la società che gestisce i parcheggi a pagamento, affinché si possa arrivare a comprendere che le multe effettuate nei parcheggi a pagamento debbano essere solo un estremo rimedio nei confronti degli automobilisti e non una prassi da applicare con ogni mezzo».
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NON HO MAI CAPITO,QUANDO UN ENTE PUBBLICO HA MODO DI FAR SOLDI,
VIENE DATA L'OPPORTUNITA AD ENTI PRIVATI,
AVRANNO MICA DELLE AZIONI DI QUESTE SOCIETA'
Si concorda con quanto sentenziato dal Giudice di Pace di Nereto. Difatti l'automobilista che parcheggia la propria auto nelle zone a pagamento, in modo regolare, senza occupare altri spazi e non espone il tichet del pagamento, non infrangerebbe alcuna regola sancita dal codice della strada
Il giocattolo si è rotto. Ora le conseguenze le paga la città con i soldi dei cittadini.
Comunque andrà però sarà stata una inutile perdita di tempo e denaro.
I nomi degli artefici di questo “delirio” devono essere resi noti i cittadini devono sapere da chi guardarsi le spalle.
Oh MartinsicuroCity che nomi vuoi sapere? Gli artefici sono proprio i tuoi carissimi amici della precedente amministrazione, gli stessi che tu, zelante, voti da anni.
Adesso che “il giocattolo si è rotto” ti ergi a paladino della città, “deliziandoci” con i tuoi illuminati sermoni infarciti di non sorprendente pressapochismo e di ottuso populismo alla Jimmy Ghione.
Qualche volta la disinformazione porta a conclusioni imprecise. 1)MartinsicuroCity non è una persona ma un progetto articolato di comunicazione (no profit) basato sul "web 2.0" 2) MartinsicuroCity non appoggia né ha mai appoggiato partiti o liste civiche. I partiti devono essere lasciati dove sono e nessuno desidera toccarli. 3) Basta leggere un paio di post del blog per rendersi conto che MartinsicuroCity non vuole spostare consensi ma solo invitare gli utenti ad esprimere la propria opinione, giusta o sbagliata che sia, purché si rompa il silenzio e si inizi il dialogo allo scopo di collaborare serenamente per migliorare la città.… Leggi il resto »