SAN BENEDETTO – Canti di polifonia in diversi stili e temi: dalla polifonia sacra a quella profana passando per i canti in lingua fiamminga e in dialetto abruzzese e sambenedettese. La Corale Polifonica “Giovanni Tebaldini” domenica 15 luglio, presso la Palazzina Azzurra di san Benedetto, ha offerto uno spettacolo di elevato tenore culturale oltre che una varietà di esecuzioni in grado di soddisfare le esigenze e i gusti di un pubblico piuttosto eterogeneo.
Tra i brani eseguiti, degni di nota sono stati il mottetto “Sicut cervus” di Tebaldini, “Odi et amo” di Carl Orff e di “Come se campì ‘na vòte” del Maestro Guerrino Tamburrini, direttore della Corale. Suggestivi anche i canti anonimi e popolari armonizzati a quattro voci dispari.
La Corale, intitolata al compositore e musicologo bresciano Giovanni Tebaldini, morto a San Benedetto del Tronto nel 1952, è impegnata nella promozione e nella diffusione delle musiche corali dell’artista; per questo collabora attivamente con il Centro Studi e Ricerche Giovanni Tebaldini di Ascoli Piceno, diretto dalla nipote Anna Maria Novelli e dal Marito Luciano Marucci.
L’esibizione della Corale è rientrata nell’ambito di “Scena Aperta 2007“, la manifestazione musicale organizzata dall’amministrazione comunale di San Benedetto.
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