GROTTAMMARE – Sulla crisi del Grottammare Calcio, che rischia di non iscriversi al prossimo campionato di Serie D, interviene anche la minoranza di centrodestra: «Per la città avere la squadra in Serie D è un’esperienza di grande soddisfazione se si considera che attorno alla formazione maggiore ruota tutta una serie di squadre minori per un coinvolgimento collettivo di circa 250 tra ragazzi e bambini. Il fatto, però, che il presidente in carica Pignotti lanci continue grida di allarme e insistenti richieste di soccorso senza che nessuno si muova è un fatto che fa riflettere. Possibile che non ci sia nessuno disposto ad intervenire consentendo all’Associazione Calcio Grottammare di potersi iscrivere regolarmente al campionato di serie D?»
Non mancano, comunque, accuse all’amministrazione comunale, anche se negli ultimi giorni il sindaco Luigi Merli ha scritto diversi appelli: «Questo appare un fatto ancora più grave se si considera che, con la cancellazione della squadra dai campionati semiprofessionisti, probabilmente scompariranno tutte le formazioni minori della città con i 250 ragazzini che ne fanno parte. Considerando che il Grottammare Calcio non è una società sportiva bensì un’associazione che non persegue scopi di lucro, sarebbe opportuno che qualche amministratore comunale si prendesse la briga di esplorare da vicino la situazione per la quale appare inevitabile il proprio coinvolgimento, anzichè lanciare appelli sugli organi di stampa».
E ancora: «Non è possibile che l’Amministrazione consideri un’associazione come quella del “Grottammare Calcio” alla pari di altre società sportive presenti nella nostra città, addirittura a scopo di lucro. Il Comune di Grottammare dovrà assumersi la responsabilità per quei ragazzi che tra qualche giorno non potranno più praticare il calcio, abbandonando un sogno ritrovandosi sulle strade cittadine a giocare con i propri compagni con tutti i rischi del caso».