CENTOBUCHI – È stato veramente emozionante il primo concerto della rassegna “Jazz…e non solo“ che ha presentato domenica 8 luglio la cantante brasiliana Selma Hernandes con il suo gruppo di musicisti tutti italiani.
Bellissima trentaseienne, nell’anima e nella mente, Selma ha raccontato il suo Paese, cantando i grandi musicisti e poeti brasiliani come V.De Moraes, Gilberto Gil e il Guinga di ultima generazione. Profonda e sensibile, ha fatto conoscere il vero Brasile, quello della violenza, dei minori in stato di abbandono, ma anche le tradizioni più antiche di un paese che comunque, come ha affermato, registra 507 anni di storia ufficiale e che quindi è ancora molto giovane.
Un Brasile molto diverso da quello che ci presenta ballerine molto svestite, carnevali che impazzano o lo squallido turismo sessuale. Negli intermezzi tra i brani proposti, la calda voce dell’artista ha dato spiegazioni riguardo i testi e il loro significato più intimo.
Originaria di San Paolo, l’artista ha un background culturale che risulta alquanto alieno al mondo musicale, è infatti biologa, ma con una grande voce che si impone da subito quando tredicenne canta come back chorist in un’orchestra. La svolta della sua vita arriva quando decide di lasciare San Paolo per trasferirsi a Rôndonia, una località alle soglie della Foresta Amazzonica, popolata da molti italiani. Si innamora della nostra lingua, la studia e così arriva all’Università per stranieri di Perugia. Attualmente la sua vita si divide tra l’Italia e il Brasile, dove l’aspetta un marito giudice.
I musicisti che hanno suonato per Selma Hernandes sono: Leopoldo Calabria alla chitarra, Andrea Agostini al clarinetto, Roberto Gazzani al basso e fisarmonica, Andrea Morandi alla batteria.
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