Circa un anno fa basai un mio DisAppunto sul fatto che i nostri giovani consiglieri e assessori del Comune di San Benedetto facevano numero e basta. Due di loro (Canducci e Primavera) mi assicurarono che non era così e lo avrebbero dimostrato. L’assessore all’ambiente ci sta provando con i fatti avendone potere, il rifondatore (mai definizione fu così azzeccata) Primavera solo a parole ma che parole.
Cito un piccolo stralcio del suo ultimo intervento: «A noi non piace anteporre il nome di un presidente alla politica concreta che deve fare un ente. Se il Consorzio Turistico serve solo come posto per far transitare i fondi verso iniziative decise dal Comune (!), allora non serve a nulla», è l’opinione di Primavera e del suo partito. «Se poi c’è un futuro, un progetto, un disegno unitario, allora si potrà riflettere con calma sul nome del presidente. Meglio un grande evento mediatico e costoso oppure meglio sostenere l’associazionismo culturale locale e risparmiare?» «Vogliamo una prima serata in televisione? Che si faccia, ma con i contributi dei privati. Il Comune deve sostenere le realtà locali». Sulla programmazione turistica estiva: «Senz’altro buona, ma da un anno attendiamo di discutere veramente un disegno unitario sul turismo».
Parole sante direi ed in particolare mi soffermo su “disegno unitario sul turismo” perché è un mio cavallo di battaglia da quando ho fondato questo giornale, nel 1992.
Credo che ringrazierà anche la vecchia guardia, Gaspari compreso, al quale tutto gli si può dire meno che sia un sindaco che… si nasconde.
Ora aspetto al varco Antimo Di Francesco che mi sembra ancora prigioniero di un partito che assomiglia sempre più alla vecchia (non la prima) Democrazia Cristiana.
Credo di poter ringraziare anche per conto dei cittadini più attenti.

P. S. Mi auguro quanto prima di poter togliere definitivamente il punto interrogativo dal titolo di questo DisAppunto.