GROTTAMMARE – Il presidente Amedeo Pignotti non vuole iscrivere il Grottammare (cliccate QUI)? Il sindaco Luigi Merli scende in campo: «Farò il possibile per scongiurare questo pericolo».
Il primo cittadino ci avrà fatto il callo: da diverse stagioni, nel periodo estivo, è sempre la stessa storia. Stavolta però potrebbe essere diverso. Anche Merli sembra avvertire sensazioni più marcate: «L’ho visto qualche giorno fa e non mi aveva detto esplicitamente che voleva gettare la spugna. Mi ha ripetuto, come effettivamente è già avvenuto in passato, che era stanco di questa situazione, del fatto che la squadra ha poco seguito e che lui, più in generale, avverte una certa indifferenza nei confronti del calcio. Ho capito un altissimo livello di esasperazione da parte sua, questo sì, tanto che non mi spiazza questa decisione».
Tra il sindaco e il presidente del Grottammare comunque, ancora nessun contatto. «Ho provato a chiamarlo ma senza riuscirvi. Appena possibile ci voglio parlare: è mio dovere capire se ci sono margini di ripensamento. Da qui al 12 luglio, termine ultimo per l’iscrizione alla prossima stagione di serie D, ci sono quasi tre settimane: spero che sia sufficiente per convincere Pignotti a restare a Grottammare. Con lui al comando della società la squadra ha vissuto il momento più bello della sua lunghissima storia».
Eppure la città e l’imprenditoria non sono riusciti ad esaltarsi. «Per quanto riguarda le forze economiche credo che il discorso non riguardi solo Grottammare, ma tante altre realtà: nel calcio ormai si fa fatica ad investire, basti guardare le difficoltà che negli ultimi anno ha incontrato una società importante come la Sambenedettese. Quanto agli sportivi effettivamente la risposta è forse stata al di sotto delle aspettative. Perché? E’ difficile fare un’analisi di questo tipo».
Adesso Luigi Merli che farà? «Non mi voglio sbilanciare. Ripeto: parlerò con Pignotti, farò il possibile per trovare una soluzione. Già nel passato mi sono attivato per appellarmi e sollecitare le forze imprenditoriali della zona».