SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Finché la rendita edilizia verrà considerata come il parametro base delle politiche urbanistiche, ci sarà poco da parlare di ecologia o sviluppo sostenibile. Parole di Virginio Bettini, uno dei maggiori studiosi di ecosistemi urbani italiani.
Se leggiamo queste parole, vengono i brividi a pensare a quello che sta accadendo a San Benedetto: il caso del cinema Calabresi è solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il “vaso” di quello che, da adesso in poi, può cominciare ad avere un nome inquietante ma realistico: è in atto un vero e proprio “sacco” della città, un continuo svuotamento del senso degli spazi urbani a favore di semplici speculazioni edilizie, camuffate in mille modi, ma figlie di deregolamentazioni, sotterfugi, incompetenze, varianti folli. Democratiche, però, nella forma.
Supermercati nati in zone già densamente servite, in aree precedentemente destinate a verde, e poi chiusi per in pochi mesi; proliferazione di centri commerciali in aree periferiche, con conseguente aumento del traffico, degli spazi occupati, con impoverimento economico e sociale (meno negozi nelle aree residenziali, divenuti quartieri dormitorio; meno profitti per le famiglie locali, mentre una quota di questi “vola” a Bologna, o in Francia, o in Germania).
Ma il tema caldo è quello della conversione ad appartamento di strutture turistiche, o addirittura culturali. Roba da repubblica delle Banane. Certo, nulla osta alla trasformazione in residence di un albergo, essendo quella turistica la destinazione finale (ciò sta anche diversificando il nostro turismo, fino a qualche anno fa, al 100%, comprensivo di pensione completa, o niente). Ma realizzare 40 appartamentini al posto di un cinema, è sicuramente troppo. E probabilmente, essendo le cifre in questione veramente altissime (9 mila euro al metro quadrato in centro, poco meno sul lungomare), occorre fare qualcosa per evitare che la città diventi la fortuna di chi vuol campare di rendita.
In una città come Grottammare, ad esempio, la trasformazione delle destinazioni turistiche in residenziali è vietata, sulla base di una semplice intuizione: non possono diventare residenziali delle volumetrie ottenute per un progetto turistico, perché se al momento in cui si fosse chiesto di costruire, qualche decennio fa, una casa sul lungomare, difficilmente si sarebbero concesse volumetrie così consistenti. Cosa analoga accade a Giulianova.
È con questo appello, che ci piacerebbe che anche il Comune di San Benedetto si muovesse in questa direzione. Farlo non è impossibile.
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Il danno risale all’amministrazione precedente… hotel trasformati, cinema convertiti (e pensare che volevano fare un supermercato al posto del pomponi!).
Adesso mi sembra un pò tardi cercare di rimediare al massimo si può pretendere di non portare avanti la politica della cementificazione selvaggia fatta nel passato in quelle poche aree rimaste che in futuro saranno oggetto di interesse da parte delle imprese costruttrici… (vedi area Brancadoro per esempio).
Proprio ieri pensavo ad una cosa del genere, quella che qui viene definita "Sacco della città".
D'accordo su tutto.
Saluti
complimenti per questo articolo e un ringraziamento per averlo scritto. Spero proprio che serva.
Veramente l'amministrazione precedente ha provveduto a far effettuare i lavori per il recupero del teatro Concordia e la porzione di immobile nel quale si pensava potesse essere realizzato un supermercato è quella a monte del teatro dove una volta sorgeva un'autofficina della fiat se non erro.
A mio avviso San Benedetto dovrebbe cercare di offrire un tipo di turismo anche rivolto ai giovani come ostelli per la gioventù e camping che attualmente latitano.
Per anni abbiamo aspettato che si dicesse questa elementare verità.
Speriamo che diventi davvero tema di dibattito.
Se le giunte CAF hanno lasciato i loro "errori", nel dopo Cameli si è ritrasformata la città ad uso e consumo delle sole esigenze commerciali. E’ uno schema classico.
Nel “progetto Perazzoli” se non altro c’era il contraltare di un’idea di riqualificazione culturale del centro città; progetto che è sparito con i governi successivi.
Tutto è iniziato 15 anni fa (sindaco Perazzoli) quando la città ha assistito genuflessa al primo assaggio sul tema con la distruzione dell’Hotel Roxy. Carichi urbanistici nuovi senza un mq di servizio pubblico in più. La situazione è precipitata negli anni successivi vista la connivenza coi costruttori della classe politica che via via si è succeduta sulla miserevole scena politica cittadina. Per muoversi verso la salvaguardia delle attrezzature culturali e turistiche è sufficiente una modestissima delibera di variante alle norme tecniche di attuazione del PRG :5 minuti di lavoro e se fosse stato fatto,come sempre viene solo promesso non staremmo… Leggi il resto »
Veramente l’amministrazione precedente ha provveduto a far effettuare i lavori per il recupero del teatro Concordia e la porzione di immobile nel quale si pensava potesse essere realizzato un supermercato è quella a monte del teatro dove una volta sorgeva un’autofficina della fiat se non erro. Hai ragione infatti io ho detto volevano….poi per dissidi interni e per altri motivi….le cose non sono andate in porto. Però l’intenzione era quella….. un supermercato davanti alla Cattedrale!!!!!!. Poi se vogliamo elencare gli errori edilizi della giunta precedente io ho pronto l’elenco perche magari qualcuno si è scordato….(ovviamente compreso il CAlabresi motivo di… Leggi il resto »
Egr. Sig. Gavroche,
sentirmi definito da lei come uno di quelli che volevano il supermercato davanti alla Cattedrale è cosa scandalosamente, clamorasamente e vergognasamente falsa ed oltremodo offensiva nei miei confronti e nei confronti delle persone che durante la passata amministrazione hanno fatto si che venissero realizzati i progetti che sono stati realizzati, e hanno impedito cose illegittime e lesive degli interessi generali .
Il vero problema della società e della politica italiana sono la generalizzazione e la confusione.
Il discorso e' sostanzialmente corretto, pero' nessun ha considerato il rovescio della medaglia, che gia' a san Benedetto i prezzi degli appartamenti sono altissimi e costruendo meno i prezzi di certo non scenderanno ma saliranno ancora di piu'
Che togliere un cinema in centro per fare posto ad un residence sia una cosa deplorevole penso siamo tutti d’accordo, ma se poi ci rendiamo conto che questa è solamente l’ultima trovata in ordine di tempo per la distruzione del cuore della città, allora bisogna fermarci a pensare. Ricordiamoci come in questi anni si sia riuscito a trasformare la rotonda e zone adiacenti di San Benedetto in un nulla . Una volta si andava in centro perché c’era il cinema arena sirena o discoteca atlantide, la sala giochi, l’area dietro al faro con le giostre e c’era il cinema teatro… Leggi il resto »
Caro Spirito, i prezzi a San Benedetto sono alti perché, nonostante tanti problemi, è ancora una città a misura d'uomo e perché è una città turistica, quindi non sono solo i sambenedettesi a ricercare una casa vicino al mare ma anche ascolani, romani, perugini, milanesi ecc. Costruire nuove case non serve a calmierare i prezzi, ed è presto detto: – sono circa 5000 le seconde case/appartamenti sfitti; – abbiamo il territorio più urbanizzato della Regione Marche; – l'ulteriore espansione edilizia rischia di bloccare tutta la città per quanto riguarda consumo di spazi liberi, inquinamento, rumore, traffico, aree dove i bambini… Leggi il resto »
Sig. De Vecchis,
Non mi sembra che abbia fatto il suo nome anzi le rendo merito che riguardo ai dissidi interni cui avevo fatto riferimento essi riguardavano il parere contrario espresso da alcuni esponenti del suo partito, compreso lei, alla costruzione del supermercato.
Ciò non toglie che durante il vostro governo si è assistito alla piu massiccia trasformazione di Hotel in residence e appartamenti e avete dato il bene placido alla scomparsa del Cinema Calabresi.
Il prossimo inverno passato il ponte della ferrovia di viale moretti, si potrà spegnere anche l’illuminazione tanto non ci sarà alcun motivo di andare oltre (eccetto per chi andrà nel nuovo residence per miliardari). Pensiamoci e poi non lamentiamoci se fra qualche anno qualcuno avrà magari timore a girare da solo per quelle zone deserte e desolate di notte. E' Questa UNA AMARA PROSSIMA REALTA' a cui non si può restare indifferenti. La situazione è molto compromessa. Il Sindaco deve prenderne atto e cercare in qualche modo di invertire una rotta prima che la previsione di Franco (anche la mia)… Leggi il resto »