SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pietro D’Angelo, storico esponente ambientalista ed ex consigliere regionale nelle file dei Verdi, interviene sul caso Calabresi, ovvero sulla demolizione del centrale cinema cittadino per far posto a quaranta appartamenti.
«Fare lavori del genere, in quel punto della città, a giugno, è un insulto alla ragione», afferma D’Angelo. «Intervengo da semplice cittadino, perché anch’io sono rimasto sbalordito da un intervento edilizio che ha una portata fortissima e incide sulla viabilità, sulla sicurezza e sull’offerta turistica sambenedettese», aggiunge.
Secondo D’Angelo il taglio dei lecci e delle essenze arboree verrebbe permesso da una nuova legge regionale «che ha allargato molto le possibilità di abbattere alberi per esigenze edili».
Ma tanto verranno rimessi, ha sibilato qualcuno storcendo le labbra di fronte ai furori ambientalisti.
«Ma non scherziamo, quei lecci avevano quasi quaranta anni. Piantarne di nuovi non sarà assolutamente la stessa cosa», è la condivisibile risposta di D’Angelo.
Tante le telefonate e le sollecitazioni da lui ricevute nel corso di incontri con cittadini e amici. E alla fine non si è potuto tirare indietro dal dire la sua: «Non ho voce in capitolo a livello amministrativo, ma non posso esimermi dal commento su questa faccenda. L’ho fatto anche due anni fa in occasione di lavori estivi in un palazzo di corso Secondo Moretti, peraltro di un impatto molto minore rispetto a questi del Calabresi».
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Ha perfettamente ragione! Si parla tanto di promozione turistica, di abbellire la città col nuovo lungomare, di renderla a misura d'uomo con i parcheggi a pagamento e poi si autorizzano lavori che causano una bruttura nel centro cittadino (nostro fiore all'occhiello, quello che i turisti si ricorderanno) e un pauroso restringimento di corsia in via Fiscaletti, dove non oso immaginare che cosa sarà di domenica col traffico etc…
MA D’ANGELO DOVE VIVE? NON SA CHE QUESTE COSE SUCCEDONO PERCHE’ CI SONO SEMPRE PERSONE CHE CHIUDONO UN OCCHIO?
ANCHE SBT STA IN ITALIA!
PERCHE’ DA POLITICO NON FA UNA DENUNCIA SERIA IN COMUNE E FA VISIONARE SE TUTTI I PERMESSI SONO IN REGOLA, SE LE NORME DI SICUREZZA SONO RISPETTATE.
STARNAZZARE DA NORMALE CITTADINO E’ SOLO PUBBLICITA’ GRATUITA, PER SE STESSO. I FATTI CI VOGLIONO.
ho sentito che una volta fatti gli appartamenti chiuderanno via fiscaletti. sarà vero? o forse sono le cose che raccontano i mediatori per vendere meglio gli appartamenti che al Calabresi costano 8.000 e 9.000 euro al metro secondo la posizione.
“Non ho voce in capitolo a livello amministrativo, ma non posso esimermi dal commento su questa faccenda”
E i suoi colleghi in seno all’amministrazione cosa dicono? Come al solito avrAnno accettato alzando la mano. Evidentemente non sono dei “Verdoni” come lei , ma dei “verdini” sbiaditi
E’ impressionante l’appiattimento politico attuale, tolto il signor Primavera.
Un Saluto
Caro Pasquale, anche se il Prof. D'Angelo fosse stato un amministratore , non avrebbe potuto fare nulla in quanto l'autorizzazione edilizia, con relativo abbattimento degli alberi protetti, è stata rilasciata dal competente ufficio comunale (Tutela Ambientale settore LLPP) in base alla legge regionale 6/2005 che è specifica in materia forestale. Se questo provvedimento fosse passato in consiglio comunale, sicuramente questo scempio non sarebbe stato consentito!!!
una cosa dovrebbe preoccuparci: ma quali precauzioni sono state prese per lo smaltimento dell' amianto? a vedere le rovine c'è amianto a quintali e di solito questo viene estratto in condizioni di assoluta sicurezza onde evitare pulviscolo disperso nell' aria. invece è stato demolito e caricato con i calcinacci. ma chi doveva controllare questo disastro. quanta polvere di amianto abbiamo respirato? eppoi come si fa a demolire un palazzone di quel genere facendo passeggiare la gente lì sotto, mantenendo il bar e l' albergo aperto. come è possibile ospitare delle persone con a fianco una demolizione di quel genere? queste… Leggi il resto »
E' incredibile come spesso verdi e rifondazione contestino le azioni della propria amministrazione mentre nella stessa amministrazione fili tutto liscio come l'olio.
Quando e' cosi' la cosa migliore e' dimettersi!!!
Sono Sara Di Giuseppe, per stranezze informatiche registrata come Pilsen che è la mia gatta preferita. E’ scandaloso che occorressero gli interventi sulla stampa di una cittadina qualsiasi, che occorresse un incidente solo per caso non mortale nel cantiere dei lavori, che occorresse l’indignazione della gente di fronte allo scempio criminale degli alberi, per far uscire dalle tane Perazzoli, Marinucci, D’Angelo, a battersi il petto strillando come aquile “io non volevo, io l’avevo detto, io io io…” Balbettio nell’osceno spettacolo della cavalcata sul carro che tira di più. Neanche il pudore di tacere, annichiliti dalla consapevolezza delle proprie complicità e… Leggi il resto »