MARTINSICURO – Una diffida contro l’eventiale taglio di piante e contro la distruzione di dune nel tratto di lungomare che va dal Circolo Nautico “Amici da mare” al Fosso Giardino, e dal Fosso Giardino al Fosso Partenope. L’hanno consegnata mercoledì 20 giugno al nuovo sindaco Abramo Di Salvatore gli esponenti dei Verdi Mario Marano Viola, componente dell’Esecutivo Regionale e già assessore all’Ambiente dal 2002 al 2007 durante l’amministrazione Maloni, e Marco Foglia, portavoce dell’Associazione Verdi di Martinsicuro.
«Ripetute volte durante la campagna elettorale, e anche in seguito una volta vinte le elezioni – ha detto Viola – il sindaco Di Salvatore ha ribadito che una delle priorità della sua amministrazione sarebbe stata quella di “tagliare ed estirpare le erbacce” presenti sul lungomare di Martinsicuro. Vorrei fargli notare che tutte le erbe sono nobili, dato che ognuna riveste una specifica funzione nel ciclo ambientale. Ecco perché il taglio della vegetazione sul lungomare e la distruzione delle dune sarebbe causa di notevoli danni per l’ecosistema, che noi abbiamo intenzione di prevenire».
Tra la lista dei destinatari del documento figurano non solo il primo cittadino e l’assessore all’Ambiente e Demanio Massimo Vagnoni, ma anche altri 26 dirigenti ed esponenti di istituzioni, enti e associazioni che si occupano di tutela e salvaguardia dell’ambiente a livello regionale e nazionale. Fra essi l’assessore regionale all’Ambiente e ai Parchi, la Sovrintendenza Regionale Beni Ambientali e Culturali, il presidente mazionale di Legambiente, il presidente nazionale del WWF Italia.
«Quando abbiamo fatto parte delle istituzioni – ha proseguito l’ex assossore Viola – abbiamo provveduto in prima persona a salvaguardare l’ambiente, adesso che ci troviamo all’opposizione vigiliamo e controlliamo il territorio affinché chi oggi amministra faccia altrettanto. È per questo che, conoscendo le intenzioni del sindaco riguardo i suoi propositi di tagliare la vegetazione sul lungomare, gli abbiamo inviato il documento [che i nostri lettori possono leggere integralmente cliccando qui a destra su documenti allegati] nel quale sono citate tutte le leggi di salvaguardia e tutela ambientale a cui egli dovrà fare riferimento e che dovrà rispettare. Essendo Di Salvatore un avvocato, credo che a maggior ragione terrà ciò nella dovuta considerazione. In caso contrario provvederemo a presentare una denuncia penale all’autorità giudiziaria».
Il tratto di lungomare, che dovrebbe essere bonificato secondo le intenzioni del centrodestra al fine di offrire ai turisti una spiaggia “pulita”, va sotto il nome di biotopo e comprende una serie di dune litoranee e una fitta vegetazione costituita da canne, arbusti e piante nella quale trovano il loro habitat naturale e rifugio diverse specie animali.
«La precedente amministrazione Maloni si è impegnata a fondo in termini di politiche ecosostenibili e, grazie agli sforzi fatti, ci sono ottime possibilità che a settembre Martinsicuro si veda riconosciuta la certificazione EMAS. Questo permetterà alla nuova amministrazione di ottenere numerosi finanziamenti europei. Tutto però potrebbe sfumare alla luce delle nuove politiche ambientali adottate dal centrodestra».
Ma Viola e Foglia non si limitano ad elencare i vincoli naturali e paesaggistici da rispettare. Al fine di salvaguardare l’ambiente invita il sindaco a spostare la sua attenzione su altre questioni finora disattese: esercitare una maggiore vigilanza per prevenire le emissioni di scarichi inquinanti nei fossi e il proliferare di microdiscariche abusive nel territorio truentino, come quelle sorte in via Bozzano e in via Procida.
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Ricordo male oppure no, che alcuni mesi fa ci furono articoli di stampa in cui si ipotizzava che il biotopo di Martinsicuro, risultava abusivo in quanto non in possesso di alcuna concessione e/o autorizzazione sia da parte della Capitaneria di Porto di Pescara sia da parte della Regione Abruzzo????? Comunque ben venga il biotopo, qualora questo sia tenuto in modo razionale, pulito ed ecologico, anzicchè ricettacolo di ogni sporcizia. Giusta la decisione del neo sindaco a bonificare tale area,magari con l'ausilio di esperti in materia di piantagioni erboree per evitare di distruggere eventuali piante protette. Potrebbe eventualmente investire il Comando… Leggi il resto »
Rispariare le dune potrebbe avere il vantaggio di attrarre qualche mente pensante che ha voglia di vedere come era il mare prima che si trasformasse nella “fabbrica del turismo”. Fare una bella passeggiata distensiva dove ci sono meno macchine (perché si paga) e meno turisti affamati di “casino” non può che essere una prospettiva allettante. Estratto da: http://martinsicurocity.blogspot.com/