SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gli scenari della metropolitana di superficie al tavolo di consultazione sul trasporto locale. Rendere partecipi tutti i soggetti operanti sul territorio delle grandi scelte e priorità in fatto di mobilità: è stato questo il senso del tavolo di consultazione sul trasporto pubblico locale promosso dalla Provincia e svoltosi nella sala consiliare del comune di San Benedetto del Tronto.
Il summit, che ha coinvolto in proficuo confronto tutte le realtà istituzionali, produttive e associative (dai comuni, Trenitalia, società di trasporto Start e Steat, dalle Università ai sindacati, dalle organizzazioni datoriali fino alle associazioni ambientaliste e dei consumatori) ha toccato le problematiche del trasporto pubblico locale su gomma e ferro e le iniziative per la “Settimana europea della mobilità” che si svolgerà a settembre e avrà come tema le piste ciclabili. Centrale nel dibattito è stata la metropolitana di superficie, o “servizio ferroviario cadenzato”.
«Per la sua realizzazione la Provincia – ha spiegato l’assessore ai Trasporti Ubaldo Maroni – ha fatto svolgere alla T.P.S. (Transport Planning Service) di Perugia uno studio tecnico economico nel tratto della linea adriatica che va da Civitanova Marche, passa per Pedaso e arriva a Martinsicuro e lungo il tratto vallivo da Ascoli Piceno a Porto d’Ascoli. Prima di lavorare su costi, compartecipazioni tra Enti pubblici e Ferrovie – ha sottolineato l’assessore – è infatti indispensabile valutare quali siano le reali dimensioni del progetto e lo stato attuale del servizio».
«La priorità è la trasformazione dell’attuale sistema “a linee” in un sistema “di rete”– ha sottolineato il presidente della Provincia Massimo Rossi – per garantire un miglioramento dell’offerta del trasporto pubblico locale ed una maggiore connessione tra le linee ferroviarie extraurbane, suburbane ed urbane».
Lo studio presentato prospetta diversi scenari per la realizzazione dell’infrastruttura, (differenti in relazione al numero di fermate, all’impiego di nuovo materiale rotabile, al ridotto impatto di rumorosità ed emissioni inquinanti), con costi notevolmente inferiori a quelli delle infrastrutture viarie.
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L'importante è che questa società di Perugia non proponga una soluzione come il minimetrò che stanno costruendo a Perugia, costosissimo e abbastanza inutile…