SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sulla questione dei parcheggi a pagamento sul lungomare, interviene il cittadino sambenedettese Marco Curzi, che si dichiara favorevole.
Ho letto con molta attenzione l’ articolo apparso sulla stampa dei consiglieri Primavera e Benigni riguardante gli ormai “innominabili” parcheggi blu, come se a San Benedetto fosse «il male assoluto».
Scrivo queste righe perché mi sono sentito parte in causa, in quanto faccio parte, di quella larghissima maggioranza silenziosa di cittadini che approva il provvedimento. Lo approvo perché credo che prima di polemizzare, bisognerebbe fare delle analisi ben precise e soprattutto prendere informazioni e confrontarsi anche con quelle realtà italiane, che adoperano da anni i parcheggi a pagamento senza problemi. I cittadini si sa guardano semplicemente a non avere disagi sotto casa, neppure se sono temporanei.
I politici dell’opposizione, per guadagnare consensi, cavalcano ogni protesta, ma credo che per un attimo dovremmo riflettere sul fatto, che abbiamo la fortuna di abitare in una delle più belle città italiane, e tutto questo non avviene schioccando le dita, bensì con sacrifici da parte di tutti.
D’altronde quando vediamo realizzate opere tipo il lungomare siamo felici, e quando i turisti si complimentano con noi ne siamo orgogliosi allora mi viene da pensare a un detto popolare: “se belli vogliamo apparire tante pene dobbiamo patire”.
Reperire fondi necessari per infrastrutture e opere pubbliche, e allo stesso tempo accontentare tutti ovviamente è il rompicapo più importante di chi governa, in molti casi gli amministratori debbono trovare soluzioni anche di questo tipo, e allora, essendo io un camperista ed avendo girato molto l’Italia notando già da anni lungomare a pagamento con tariffe a volte che superano le 2 euro l’ora, senza troppe ripercursioni su residenti e turisti, perché deve essere un problema per San Benedetto? ù
Cari concittadini, non cadiamo nelle trappole di qualcuno che pensa solo a se stesso, sono dell’avviso di lasciar passare la stagione, e poi tireremo le somme, certo che eventualmente per l’anno venturo se bisognerà apportare delle modifiche i politici si porranno con l’atteggiamento di ascolto.
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Ho letto co n attenzione e rispetto il suo intervento. A le chiedo: perchè mai di un problema così importante se ne vieta la discussione nelle apposite commissioni ed in consiglio comunale? Perchè non una assemblea pubblica? Dov’è la partecipazione? Perchè io (che lavoro sul lungomare) invece sento quotidianamente e senza tregua una miriade di proteste e lamentele? Ci sarà pure qualcuno favorevole (viva la libertà di espressione e la democrazia) ma le assicuro che si tratta di una minoranza. Se domani andassimo a votare un referendum cittadino sull’argomento il risultato sarebbe assolutamente dalla parte di chi vuole abolire i… Leggi il resto »
troppo facile sig forli' parlare oggi di partecipazione!!!
ci ricordi alcuni esempi di partecipazione cittadina della sua ex maggioranza!!
non perche' la partecipazione non sia il sale della democrazia ma abbiamo dei sospetti sulla buona fede della sua ex maggioranza che oggi sparge lezioni sulla buona partecipazione.
naturalmente evitiamo di ricordarle i cattivi esempi della sua amministrazione per non porla in imbarazzo;esempi negativi gia' latenti nella sua fidatissima giunta….