SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Devo ammettere che ero un po’ scettico in merito a questo incontro. Ma è stato utile: il sindaco ha capito che la via di uno stadio a 7.500 spettatori non è percorribile».
Così il responsabile Marketing e Comunicazione della Sambenedettese Calcio Marcello Tormenti dopo l’incontro, avvenuto nella mattinata di mercoledì, con il Questore Giuseppe Mastrogiovanni e il Prefetto Alberto Cifelli.
Tema del summit la messa a norma del Riviera delle Palme. Poche novità nel concreto, se non il fatto che «la Questura – spiega Tormenti – non intende accettare la riduzione della capienza dello stadio. Tutte le società vogliono percorrere questa via, ma stavolta l’Osservatorio del Viminale, ce lo hanno confermato stamattina, non farà sconti».
Del resto le disposizione del dell’Osservatorio del Ministero pervenute nelle Questure della Penisola nei giorni scorsi sono chiare: gli stadi dovranno mantenere le capienze codificate prima del 4 aprile 2007. Quindi il Riviera, attualmente capiente per 9.999 posti, non potrà “schiodarsi” da questa cifra.
L’ingegnere comunale Nicola Antolini a d ogni modo, lunedì prossimo presenterà in Municipio due ipotesi di spesa: quella che fa capo a un Riviera al di sotto delle 7.500 unità – soluzione, questa, caldeggiata da Gaspari, il quale «deve in qualche modo tentare di spendere meno soldi pubblici che può», come puntualizza Tormenti – e un’altra per uno stadio a 14.500 posti, dunque in ottemperanza alle norme del decreto Amato.
«Nei giorni successivi si risentiranno con Prefetto e Questore ma al 90% – continua il responsabile Marketing e Comunicazione rossoblu – l’ipotesi per la quale propende il Comune verrà respinta. Noi nel frattempo saremo ritornati dal viaggio di lavoro all’Estero. “Spingiamo”, se così vogliamo dire, per la concessione del diritto di superficie, con annesso programma di calendarizzazione dei lavori da effettuare sullo stadio. Ci pare la soluzione più pratica. Come abbiamo detto più volte vogliamo uno stadio che ci consenta di fare la serie B, siamo disposti a spendere soldi di tasca nostra, ma siccome non abbiamo firmato (scade il 30 giugno, nda) la convenzione di 100 mila euro approvata in consiglio comunale in aprile, non sta a noi decidere e non vogliamo prenderci responsabilità di tipo penale e civile qualora dovesse succedere qualcosa all’interno dello stadio».
Il “gioco” dunque lo condurrà l’amministrazione comunale. Ma il tempo stringe. Entro il 27 giugno la società di Viale dello Sport dovrà presentare, per iscriversi al prossimo campionato, un progetto di messa a norma del Riviera.
Se non si arriverà a una soluzione del problema, la Samb sarà costretta a “emigrare” in un altro impianto. «Sarebbe una tragedia, un grave danno economico per la società. Non nego in ogni caso che ci siamo già mossi per saggiare la disponibilità di altri stadi. Quali? Ce ne sono diversi nel circondario. Per esempio Teramo e Giulianova».