SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Era una decisione nell’aria, così come aveva a suo tempo anticipato Sambenedettoggi.it (clicca qui). Giovanni Gaspari passerà alla storia come il primo sindaco a vietare la circolazione dei risciò, gli storici mezzi di trasporto che dal 1960 sono passatempo di giovani, famiglie e anziani ancora in forma.
La motivazione? Secondo il Sindaco la loro circolazione sul lungomare rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità.
Cade dunque un altro tassello del “divertimentificio” che fu. Spazzato via da una scelta a nostro parere poco condivisibile. Un altro passo in avanti verso la vittoria di un turismo asettico, ingabbiato, irreggimentato. Il turista pagherà la sosta sulla zona blu, vedendosi togliere anche la possibilità di fare un giro sul lungomare con un risciò.
Basta risciò, dunque, che si affittino le biciclette. Fino a quando qualcuno avrà la brillante idea di vietare il transito delle bici sulla pista ciclabile, magari perché in contrasto con le norme di sicurezza sui pedoni delle isole pedonali.

D’accordo, come disse Gaspari a gennaio (clicca qui), per il bene della nostra accoglienza turistica non si può permettere a tutti di fare qualsiasi cosa. E’ verissimo che spesso sul lungomare si avvistano risciò impazziti con conduttori scalmanati. Ma sarebbe meglio che ci fossero pubblici ufficiali in bici pronti a sanzionare questi comportamenti, con una bella multa. Altrimenti passa per fessa la maggioranza silenziosa che guida i risciò con giudizio. Inutile, sempre più paga il giusto per il peccatore.

Tra l’altro, ci sono affittuari di risciò che svolgono solo questa attività economica: cosa dirà il sindaco a questi lavoratori? E la Giunta che dice? La pensa come il sindaco?
Ora possiamo sbizzarrire la fantasia. Vieteranno il noleggio di pedalò in spiaggia? Vieteranno di andare con i pattini sulla pista ciclabile? Sanzioneranno chi esce dalla spiaggia senza prima essersi fatto una doccia, magari pagando tre euro? Scherziamo naturalmente ma sono aperte le scommesse.