MARTINSICURO – Le elezioni amministrative di domenica e lunedì scorso a Martinsicuro hanno registrato un leggero calo di affluenza rispetto alle precedenti amministrative del 2002. Si è recato infatti alle urne il 71,26 % degli aventi diritto, rispetto al 72,26% di cinque anni fa.

Il numero totale degli elettori è di 12.007 (5.898 uomini e 6.109 donne), ma solo 8.640 hanno votato. A Martinsicuro il numero totale degli elettori è di 8.330 (4.080 uomini e 4.250 donne) ma hanno votato 6.132 aventi diritto. A Villa Rosa, invece, su 3.677 elettori (1.817 uomini e 1.860 donne), se ne sono recati alle urne 2.508.

Tredici i seggi elettorali, dislocati nelle due scuole di Martinsicuro e Villa Rosa.

Lunedì sera, dopo l’arrivo dei dati definitivi presso la sala consiliare del Comune, un lungo applauso ha accolto Abramo Di Salvatore come nuovo sindaco. La lista n. 6 “In comune con Abramo Di Salvatore” ha ottenuto 3.249 preferenze, mentre al secondo posto con 2.540 voti si è classificato Paolo Camaioni di “Cittattiva”. I partiti di centrosinistra invece hanno collezionato un terzo e quarto posto. 1410 voti sono andati a Mauro Paci, di “Il tuo domani“, mentre Ignazio Caputi, di “Unione democratica per Martinsicuro e Villa Rosa” ha incassato 977 preferenze.

Caputi ha così commentato i risultati: «In un certo senso questo quarto posto ce lo aspettavamo, poiché siamo partiti svantaggiati rispetto alle altre compagini elettorali. Abbiamo creato la nostra lista di candidati all’ultimo momento, mentre gli avversari hanno avuto modo di organizzarsi per tempo. Dal risultato ne deriva una sconfitta generale del centrosinistra. Le continue liti con i vari esponenti di maggioranza e opposizione hanno fatto indisporre l’elettorato di centrosinistra. Ad esempio la lista di Camaioni ha avuto così tanti consensi perché ha raccolto le proteste di chi vuole che si facciano meno chiacchiere e più fatti. Il nostro errore forse è stato quello di non aver saputo coinvolgere la gente nelle opere che abbiamo realizzato. Tanti anni di continui litigi ci hanno fatto perdere le energie ed è venuto a mancare il rapporto con il cittadino».

Non risparmia poi una frecciata a Mauro Paci, de “Il tuo Domani”: «Se qualcuno è contento di aver preso 400 voti più di noi, deve piuttosto riflettere che quei voti vengono da cinque anni di “campagna elettorale”, fatta prima tra i banchi della maggioranza e poi dell’opposizione. Non mi sembrano quindi un risultato così soddisfacente».

Più diplomatico invece Paci, che non raccoglie e si lascia andare ad una esternazione più pacata: «La minore affluenza alle urne rispetto alle passate elezioni amministrative deve far riflettere. La vittoria del centrodestra rappresenta la voglia di cambiamento che il centrosinistra non ha saputo intercettare: lo si è visto nella fallimentare amministrazione uscente. Per quanto ci riguarda punteremo ad un’opposizione costruttiva e cercheremo di svolgere al meglio il nostro lavoro nell’interesse di tutti».

Intanto, durante i primi festeggiamenti presso la sala consiliare, Di Salvatore ha ringraziato gli elettori, i sostenitori e la sua famiglia, e ha auspicato un governo sereno anche grazie ad una collaborazione proficua con i consiglieri di opposizione.

Paolo Camaioni, ha così commentato il suo insediamento tra i banchidell’opposizione: «I cittadini hanno sancito la vittoria di un partito che non esprime il cambiamento tanto auspicato. Noi di Cittattiva siamo nati come associazione indipendente nei primi di marzo e abbiamo raccolto 400 associati che si riconoscono nei nostri valori e ideali. Ognuno poi ha portato durante la campagna elettorale il voto di altre persone. Per questo motivo la nostra presenza tra i banchi della minoranza è una vittoria di tutti coloro che ci hanno dato fiducia con il loro voto e che noi rappresenteremo attraverso un’opposizione dura e inflessibile».

Angelo Moscardelli di “Democrazia Cristiana per le autonomie” (160 voti) ed Emiliano De Mattheis di “Forza sicura” (113 preferenze) hanno invece preferito restare in disparte e non si sono visti durante le operazioni di spoglio presso le scuole e di proiezione dei risultati in sala consiliare.