SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Era prevedibile, ed è successo. La nascita del Partito Democratico, con il conseguente stand by di Ds e Margherita, non è vista di buon occhio da una parte dei Ds, quella che nel recente congresso nazionale ha aderito alla mozione di Fabio Mussi e Gavino Angius. A livello locale, nella Quercia sambenedettese le prime defezioni sono arrivate il 25 maggio.
Si tratta di undici dimissioni, fra le quali spicca quella dell’ex segretario comunale di Sinistra Giovanile Giorgio Mancini.
«Con i loro recenti congressi paralleli, Ds e Margherita sono diventati unicamente comitati promotori del Partito Democratico, rendendo ormai incompatibile la nostra presenza nel partito e nei suoi organismi dirigenti – affermano gli undici dissidenti – noi condividiamo invece il progetto politico di unire la sinistra, per cui è nato il movimento della Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo. Non un altro piccolo partito, ma un grande progetto politico per far vivere gli ideali di un socialismo moderno, capace di rinnovarsi nell’incontro con altre culture nel nome dei valori della pace, della giustizia sociale, del lavoro, della protezione dell’ambiente, della questione morale, della riforma della politica e della laicità dello Stato».
Nelle prossime settimane ci saranno incontri e iniziative aperte agli iscritti Ds per promuovere Sinistra Democratica a San Benedetto del Tronto.
Questi nel dettaglio i nomi degli undici Ds che si sono dimessi:
Attilio Biocca, Oriana Cameli, Valerio Isopi, Daniele Magera, Giorgio Mancini, Fabrizio Mariani, Fabio Menzietti, Claudio Palombo, Sandro Picchini, Federico Ripani, Luca Spadoni.
Il documento degli undici dissidenti sarebbe stato sottoscritto da altri 21 iscritti ai Ds e alla Sinistra Giovanile.
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Certo che è difficile stare dietro ai partiti soprattutto quando essi cambiano in tutto e per tutto. Non ci si capisce più niente! Ora mi spiegate che necessità c’era di cambiare nome ad un partito se poi i poteri rimangono sempre gli stessi? Ma se è vero che i poteri che spostano moneta rimangono gli stessi allora è forse anche vero che le politiche rimangono sempre quelle a prescindere dal nome del partito. Forse che la liberta’ di pensiero rimane solo una convinzione personale per superare la forte crisi di identità di uno stato sociale oramai saturo incapace di reagire?… Leggi il resto »
Scusami matador… forse sono io che sono un po’ tardo… ma che senso ha il tuo commento?
il senso c’e ma non necessariamente deve essere accessibile.
(A matador) Mamma mia come sei sibillino… vabbè, allora dai, provo ad interpretare! No scherzi a parte, credo di condividere molte tue affermazioni, anche se le trovo scritte in una maniera, perdonami, un po’generalizzata e qualunquista. Personalmente trovo questo partito democratico una cosa per nulla positiva, proprio perchè non si tratta di un semplice cambiamento di nome. Questa è la fusione di due partiti che hanno molte cose in comune, ma anche delle profonde divisioni. E sono d’accordo con te che si possa trattare quindi di una beffa a molti cittadini… però non sono d’accordo con il tono del tuo… Leggi il resto »
c'e molto disammoramento verso la politica,spesso arroccata nelle decisioni importanti.indubbiamente il problema della governabilita' risulta essere un fattore complesso dove chi si lamenta lo fa per fattore personale ed il politico nostrano sfrutta le occasioni personalistiche come riscossione elettorale di bottega.forse c'e tanta necessita' di un forte cambiamento culturale ma questo e' un'altro film.e che dire poi dei poteri economici che cercano di condizionare le scelte politiche?dove sono quelle belle assemblee pubbliche dove i cittadini venivano interrogati sul futuro della propria citta'?insomma una citta' a servizio dei cittadini o alcuni cittadini che si servono della citta'?
Ho visto questa nascita del partito democratico più come una semplice somma di due partiti più che come un'unione di intenti tra due forze che convergono in un'unica entità politica. L'impressione è che si sia dovuto fare in fretta per non trovarsi impreparati di fronte ad eventuali elezioni anticipate. Così facendo però si sono sovvertiti i princìpi della politica e dell'organizzazione dei partiti. Mi spiego: i partiti sono organizzazioni di cittadini che hanno dei valori comuni e si riuniscono per avere più voce, per partecipare alla vita politica cittadina e nazionale con più efficacia. Quello che è successo qui è… Leggi il resto »
Lorenzo, purtroppo temo proprio che tu abbia ragione quando dici che saranno i DS a confluire nella Margherita…in ogni caso l'intento di Angius e Mussi, da quello che ho capito, non è di dar vita ad un vero e proprio partito (di questo la sinistra non ne ha proprio bisogno), ma di far nascere un movimento che ha come obiettivo proprio quello di lavorare "a sinistra"…impresa difficile, ma sinceramente, per una persona democratica e di sinistra, sembra essere l'unica speranza…