OFFIDA – Una brillante iniziativa per incoraggiare e premiare la buona scrittura, arte sempre più obsoleta nel mondo della tecnologia senza limiti, dell’edonismo e dell’apparenza ad ogni costo. Torna, per il secondo anno consecutivo, nella splendida cornice del paese del merletto a tombolo, il premio di narrativa intitolato “Città di Offida – Joyce Lussu“.

Nata dalla sinergica collaborazione tra il Comune di Offida, la Provincia di Ascoli Piceno, la Regione Marche, il Centro Studi Joyce Lussu e la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Porto San Giorgio, quella del 2007 sarà la seconda edizione. Scopo del progetto, ricordare la figura della famosa letterata, vissuta per lungo tempo nella nostra regione, scomparsa a Roma nel 1998, all’età di 86 anni.

Si tratta, nello specifico, di un concorso riservato a volumi, composti da almeno cinque racconti, scritti originariamente in lingua italiana e pubblicati in prima stesura tra il 1° gennaio 2005 ed il 31 dicembre 2006.

La Commissione Giudicatrice sceglierà tre opere che saranno consegnate ad una Giuria Popolare. Quest’ultima, con voto segreto, designerà il vincitore – che s’aggiudicherà la ragguardevole cifra di 2.500 euro – nonché il secondo e terzo classificato, i quali riceveranno rispettivamente 1.000 e 700 euro. La cerimonia di premiazione si terrà nel corso della prima settimana di agosto 2007.

Alla costituzione della Giuria Popolare, composta da 50 elementi, possono partecipare tutti i residenti ad Offida che abbiano compiuto il 16° anno d’età. Gli interessati debbono rivolgersi, entro il prossimo venerdì 15 giugno, alla locale Biblioteca Comunale, sita al n° 15 di via Roma, oppure telefonare allo 0736.888706.

Joyce Salvadori (più nota con il cognome da sposata Lussu) nasce a Firenze l’8 maggio 1912, da genitori marchigiani, entrambi con ascendenze inglesi. Il padre, Guglielmo, docente universitario e primo traduttore del filosofo Herbert Spencer, malmenato e più volte minacciato dalle camicie nere, è costretto, nel 1924, all’esilio in Svizzera. Con lui partono la moglie Giacinta, i due figli maggiori, Max e Gladys, e la piccola Joyce.

Gioconda (questo, in realtà, il vero nome di battesimo della futura scrittrice), dopo la maturità classica, conseguita, con esami da privatista, nelle Marche – tra Macerata e Fermo – studia in Francia e Portogallo, laureandosi prima in Lettere alla Sorbona di Parigi, poi in Filologia a Lisbona. Tra il 1933 e il 1938 compie diversi viaggi in Africa dove nasce il suo impegno ambientalista, che, unito alla passione politica, la porta a iscriversi al movimento “Giustizia e Libertà”. Nel 1938 incontra Emilio Lussu, che diviene suo compagno e poi marito; insieme a lui partecipa alla Resistenza, per la quale viene decorata con la medaglia d’argento al valor militare.

La sua carriera letteraria, incoraggiata da Benedetto Croce, inizia nel 1939 con Liriche. In Fronti e frontiere narra la lotta sua e di Emilio Lussu durante la Resistenza. Autrice di numerosi romanzi e racconti, nonché traduttrice, specialmente d’opere d’avanguardia asiatica e africana, ha tradotto, fra gli altri, anche il più grande poeta turco, Nazim Hikmet.