SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un importante passo avanti nell’integrazione con gli immigrati: grazie alla collaborazione della Coop Adriatica, la Provincia di Ascoli Piceno ha aperto la nuova sede del Centro polivalente per gli immigrati, ribattezzato “Palaidea“. La struttura, una vecchia casa colonica di recente ristrutturata, che si trova proprio nei pressi del centro Ipercoop a Porto d’Ascoli, in via Pasubio, è stata ceduta in comodato gratuito dalla Coop alla Provincia.
L’assessore alle Politiche sociali della Provincia, Licia Canigola, ha affermato che «con il nuovo Centro polivalente forniremo in maniera più adeguata i servizi che, in passato, venivano svolti dalla sede di Grottammare sin dal 2000, diventata però troppo piccola». Esatto: perché l’aumento della popolazione immigrata nella Provincia è stato esponenziale: erano 6.217 nel 2000, sono arrivati a 22.021 nel 2006 (sono 1.980 a San Benedetto, 1.869 a Fermo, 1.546 ad Ascoli, 524 a Monteprandone).
Il “Palaidea” svolge attività di consulenza nei confronti degli immigrati (circa seimila nel 2006), come consulenza legale gratuita su vari problemi, curata dall’avvocato Rosenthal, corsi linguistici, corsi di informatica di base, attività sociali. Sarà anche il punto di sintesi delle idee e proposte delle 16 associazioni di immigrati presenti nell’intera provincia.
Inoltre, nel nuovo centro si terranno anche corsi e convegni destinati a tutta la comunità, in particolare ai giovani, con l’obiettivo di trovare un punto di contatto che favorisca l’integrazione degli immigrati. Il Palaidea, infine, oltre ad essere sede di stage e master per gli studenti dell’Università di Macerata, ospiterà anche il Coordinamento provinciale per le politiche giovanili e l’Osservatorio provinciale sull’immigrazione che, insieme, costituiranno il Centro di coordinamento tecnico territoriale sull’immigrazione e le politiche sociali.
«Per noi questo è anche un momento per ribadire la centralità dell’integrazione – ha ribadito l’assessore Canigola – dato che si respira un clima culturale di regressione su questi argomenti».
Durante la presentazione dell’accordo, erano presenti il responsabile del Centro polivalente Omar Khattab («Per noi è un giorno di festa, ringrazio la Provincia e la Coop») e il consigliere provinciale degli immigrati, Epiphanè Yovo Dossou, oltre che il direttore delle Politiche sociali di Coop adriatica Marco Gaiba e il presidente della Zona soci “Marche 2” di Coop Adriatica Luigi Giampaoletti, il quale ha affermato che inviterà Khattab e Yovo Dossou come membri permanenti del consiglio di zona della Coop, «senza dimenticare il tema delle Politiche giovanili, di cui ci vogliamo occupare in questa struttura, in quanto interrelato con quello dell’immigrazione».
«Non posso che rallegrarmi di questa scelta – ha dichiarato Epiphanè Yovo Dossou – Mi sto impegnando dal 1998 per far sì che la presenza degli immigrati sia utile al territorio».
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Sarà un’utilissima iniziativa se l’immobile verrà adibito ad attività culturali e ludiche anche per i giovani residenti. Gli spazi “liberi” in cui far coltivare ai ragazzi i propri interessi sono sempre mancati nella nostra provincia. Non concordo affatto con la frase pronunciata dall’assessore provinciale “si respira un clima culturale di regressione su questi argomenti” (l’immigrazione). Ancora una volta un politico con responsabilità nei confronti della cittadinanza, invece di capire i problemi degli Italiani con gli stranieri, mette in secondo piano le leggittime aspettative di sicurezza sociale e sanitaria (la scorsa settimana due casi di lebbra a Milano!) dei suoi elettori,… Leggi il resto »
Caro Gundam, mi dispiace ma dove farti notare che gli immigrati in Italia svolgono lavori che oramai nel nostro paese ci rifiutiamo completamente di fare da 10 anni a questa parte. Perciò, il totale asservimento agli immigrati che va tanto di moda a sinistra come te dici, mi devi spiegare dove lo vedi? Per di più in ottica di rispetto verso i propri elettori, quest’azione da parte della provincia non può che far piacere. I migranti (come sarebbe più giusto definirli) avranno un punto di riferimento all’altezza dei numeri verso il quale, chi arriva nel nostro territorio, può rivolgersi per… Leggi il resto »
«La nostra ricchezza è conseguenza della loro povertà» Questo è falso. Quando noi stavamo peggio loro non stavano meglio. E’ vero che adesso molti si riversano da noi perché vedono un’opportunità di vita dignitosa che purtroppo non trovano nei loro paesi. In questo senso è un bene anche per loro che da noi si stia bene (fermo restando che anche i loro paesi meriterebbero ovviamente un maggiore sviluppo, ma qui le cause sono purtroppo tante; è vero che ci sono delle multinazionali che sfruttano certi paesi, ma non dimentichiamoci delle vagonate di aiuti internazionali, governativi e non, che arrivano in… Leggi il resto »
Ciao Paolo, concordo con le argomentazioni di basilare, ma vorrei fare altre 2 osservazioni. 1. L'asservimento lo vedo nella grave carenza di controlli sull'immigrazione (perché vengono qui, in Italia, non parlo di migrazione verso altri paesi, ma di immigrazione). Dovresti sapere che la legge concede il permesso di soggiorno in Italia per motivi di salute (cure ovviamente non pagate dal nostro paese), studio e lavoro (nel senso che bisogna trovarlo entro un certo termine, o averlo già). Mi risulta che molti immigrati (clandestini per di più) non fanno nulla dalla mattina alla sera. Non è un mio problema se non… Leggi il resto »