* Da Riviera Oggi di lunedì 7 maggio

L’Ancona si è vendicata della pesante sconfitta (0-4) subìta al Riviera delle Palme lo scorso dicembre. Ha trovato terreno fertile in quella mancanza di motivazioni che, quando si perdono, non si possono recuperare neanche… con una pistola puntata sulla testa. Lo si era visto anche contro l’Avellino.
I giocatori rossoblu, dopo lo 0-2 di Martina Franca, hanno perso gli stimoli del traguardo da raggiungere. La vittoria contro gli irpini è stata più casuale che voluta. Campionato chiuso quindi anche se occorre ora, gioco forza, recuperare qualche stimolo per concludere degnamente la stagione. Il Gallipoli è avvisato.
E’ giunta l’ora di fare i primi consuntivi. Il primo che balza evidente è quello dei gol subìti in trasferta: ben 33, uno in più del derelitto Giulianova. E’ da questa considerazione che occorre ripartire quando si dovranno valutare i giocatori (compatibilmente con altre situazioni) da tenere e quelli da lasciare alle squadre “madri”.
Un cammino che mi ricorda le squadre di Marino Bergamasco che vincevano sempre in casa mentre tornavano dalle trasferte quasi sempre a mani vuote. Un punto debole che va ricercato nella difesa che si sfalda quando viene attaccata in massa e in un centrocampo poco portato ad interdire. Equilibri sui quali Ugolotti, o chi per lui, dovranno lavorare per disputare un campionato di alta classifica. E’ quello che sperano i tifosi rossoblu anche se molto dipenderà dal numero di giocatori che resteranno.
Una cosa certa è che i Tormenti non hanno intenzione di rinunciare al progetto di costruire, seppur a gradi, una Samb ambiziosa. Ci pare giusto dopo che hanno sistemato i conti con esborso concreto (non succedeva da una vita) di denaro.
Le loro intenzioni sono anche trasparenti, mi risulta che Marcello Tormenti abbia stilato un documento nel quale sono scritte tutte le loro intenzioni. Altri in passato hanno solo parlato, come non apprezzare chi, invece, scrive.