ASCOLI PICENO – La Filieracorta Picena è stata presa ad esempio come caso-studio durante la conferenza internazionale sull’Agricoltura organica e la sicurezza alimentare, in programma a Roma in questi giorni, dal 3 al 5 maggio.

Lo studio sarà utile per evidenziare come una Amministrazione Pubblica possa dare decisivi input per la diffusione dell’agricoltura biologica e dei suoi prodotti all’interno del mercato, promovendo i cosiddetti “circuiti locali per prodotti locali” attraverso la “Filiera corta“.

Nel rapporto presentato dalla FAO, si legge che «l’agricoltura biologica non è più un fenomeno che riguarda solo i paesi sviluppati, ma è oggi praticata commercialmente in 120 paesi, con 31 milioni di ettari coltivati ed un mercato di oltre 40 miliardi di dollari nel 2006».

E proprio nell’ambito del convegno intitolato “Organic short supply chains for local market development” (Filiera corta biologica per lo sviluppo del mercato locale), l’intervento dell’Assessore provinciale Avelio Marini è stato accolto con molto interesse: «L’agricoltura biologica – ha affermato Marini – è un modello di sviluppo sostenibile per le campagne italiane, un sistema di coltivazione innovativo che valorizza il sapere contadino, basato sui principi etici di salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali, rispetto dell’ambiente e del benessere animale, tutela della salute dei lavoratori e dei consumatori.

Con il progetto della filieracorta Picena si è voluto sostenere e sviluppare tali produzioni, promovendo i consumi locali e favorendo il recupero dei circuiti locali».

Web-site: http://www.filieracorta.org/