Politica. Stavo riflettendo in questi giorni sull’utilità di certe nostre inchieste: abusi edilizi finora sconosciuti, massima trasparenza sull’eredità Rambelli, denaro pubblico al vento, i clamorosi casi Samb: Francesco Agnello, Alberto Soldini, Antonio Venturato quelle che mi vengano in mente ma ce ne sono sicuramente altre. Come altre inchieste continueranno a far parte del nostro progetto editoriale.
Però, perché, mi sono chiesto, i politici che sono preposti a prenderne atto (maggioranza e minoranza) fanno finta di niente o quasi? Dovrebbe essere il loro pane quotidiano eliminare ciò che non va e approfittare di quegli organi di informazione che fanno indagini e le testimoniano. Solo qualche intervento di giovani politici all’opposizione ma senza mai andare a fondo. Rischierebbero di rispolverare vecchi e nuovi inciuci?
Nella foga mi sono allungato troppo perché il vero motivo di questo mio DisAppunto è un altro: vista la disattenzione dei poltici verso le nostre inchieste, ero arrivato a pensare che siamo una testata relativamente giovane e che (nonostante i nostri 5000 lettori quotidiani), per questo motivo, ci sottovalutano. Non è così, il problema ha connotazioni molto più gravi e profonde.
L’ho capito ascoltando la trasmissione radiofonica Zapping condotta da Aldo Forbice. Un illustre ospite ha fatto questa denuncia: Sergio Rizzo un bravissimo giornalista del giornale italiano più letto ha dedicato una pagina intera ad un’inchiesta sulle Comunità Montane, dimostrando che ne esistono troppe e che ci sono associazioni praticamente inutili pur avendo un costo pubblico considerevole. Assurdo e incredibile, oltretutto, che buon numero di esse siano a livello del mare o qualche metro sopra!
Clicca qui: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/29/stella_montagne.shtml
Bene, bravo, direte. E’ vero ma lo scandalo è un altro: nonostante il giornalista avesse smascherato con grande fatica Montanopoli, nessuno dei numerosissimi partiti politici italiani ha trasformato in fatti il prezioso inchiostro del più importante giornale italiano. Veramente una gran brutta cosa che non porterà nulla di buono alla democrazia e alla civiltà italiana.
Copyright © 2022 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Lascia un commento
Dear direttore, come lei sa, il potere nelle mani di una persona o istituzione è direttamente proporzionale al denaro che gestisce. Se lo stato minimo teorizzato da Nozick (che trae origine dal liberismo di Stuart-Mill) limita il potere del “pubblico” riducendo al minimo i bisogni che lo stato deve soddisfare – quindi restringendo il budget spendibile – in Italia (stato in cui ogni malcostume diventa patologia) non si fa altro che ampliare i bisogni che lo stato deve soddisfare, non ponendo alcun limite al budget di spesa. Gli sperperi, le spese per consulenze inutili, la costruzione di cattedrali nel deserto,… Leggi il resto »
Però 8 per mille e 5 per mille servono per far scegliere al cittadino come lo stato deve gestire alcuni fondi (se dare o no e a quale organizzazione religiosa dare dei fondi, se dare o no e a quale onlus/ente culturale dare dei fondi). Soldi che altrimenti verrebbero comunque spesi, ma dati magari alle organizzazioni maggiori o sprecati. Il cittadino comunque ha la facoltà di indicare di destinare quei fondi allo Stato stesso. E' una forma di sussidiarietà (far decidere ai cittadini su certe questioni invece che ai governanti). Sulla questione delle comunità montane sono d'accordissimo col Direttore (anch'io… Leggi il resto »
Dear Basilare, conosco bene il meccanismo dell'8 e del 5 per mille. Dal canto mio, ho devoluto l'8 per mille alla chiesa valdese, e il 5 per mille all'associazione Luca Coscioni. Quello che intendevo dire è che lo stato non deve arrogarsi il diritto di redistribuire risorse tra le associazioni. Non deve averne la possibilità, non deve avere i denari. I cittadini autonomamente scelgono se fare beneficenza o meno. Inoltre il meccanismo dell'8 per mille è davvero truffaldino. Ogni anno solo il 20% dei cittadini sceglie a chi devolverlo, e in questo 20%, circa l'80% sceglie la chiesa cattolica. Il… Leggi il resto »