SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ partita domenica mattina la 25a Fiera Out, nata nel 1982 grazie ad una brillante idea del compianto Marcello Camiscioni e di Peppino Mazzocchi, attuale presidente onorario. Nozze d’argento quindi per un’iniziativa (occupa lo spazio dell’ex camping tra fine aprile e inizio maggio) che, nel tempo, ha perso l’identità iniziale. Per Camiscioni e Mazzocchi doveva essere la fucina di oggetti, di idee al di là dell’aspetto commerciale che ha assunto in seguito.
Chiediamo a Pericle Guidotti (lo abbiamo trovato nella sede sul lungomare), presidente dell’Assoalbergatori “Riviera delle Palme”, se è d’accordo con la trasformazione?
«Così, così, sarebbe bello che si potessero mantenere le due anime, quella creativa e quella commerciale: ricordo che Peppino Mazzocchi portò in mostra biciclette particolari che chiamò “elio terapiche”. Si trattava di normali bici con davanti un catarifrangente che abbronzava chi era alla guida. Una specie di collare vittoriano che le donne usavano anche durante una semplice passeggiata a piedi»
Un successo in ogni caso con stand che aumentano di anno in anno, il territorio attualmente occupato è saturo…
«Ogni anno le richieste aumentano e così le difficoltà. In ogni progetto riuscito è fondamentale che funzioni il motore e il nostro funziona benissimo. Tanto che l’Assoalbergatori, me per primo, si trova tutto fatto come sae fosse la cosa più semplice del mondo. Sto parlando di quel signore lì (indica con la mano Luigi Quondamatteo) che in questi giorni, insieme ad Andrea e Stefania, non si è risparmiato, mettendosi a disposizione degli espositori per 12 ore al giorno. E’ lui il motore della Fiera Out»
Mi viene spontaneo rilanciare la domanda a Luigi Quondamatteo, sambenedettese purosangue come il presidente: perché non occupare anche la spiaggia?
«E’ una buona idea che va valutata con il Comune»
Interviene Guidotti: «Potrebbe essere il salto di qualità vincente dopo che si è concluso il primo ciclo, durato 25 anni»
Quondamatteo, in effetti, un pensierino ce l’aveva già fatto…
«A dir la verità qualche volta ho pensato ad aumentare lo spazio fieristico perché permetterebbe di creare vicino al mare uno tratto dedicato esclusivamente alle imbarcazioni, piccole e grandi; subito dietro sedie, tavoli, ombrelloni, tende cioè materialmente esclusivamente da spiaggia e, nello spazio attuale, riprendere l’idea iniziale con stand dedicato alle invenzioni a sfondo turistico. Si tratterebbe di preparare un circuito di pedane in plastica o legno per i potenziali clienti. Anzi il top sarebbe mettere in pratica il vecchio progetto che voleva una fila di palme delimitare l’intera zona»
Quali ostacoli potrebbero esserci?
«Adesso credo nessuno perché gli assessori Mozzoni e Canducci sono molto sensibili e ben disposti alla creazione di zone verdi. Ripristinare le palme e allargare lo spazio dedicato alla Fiera Out sarebbe il massimo sotto tutti gli aspetti»
Come non approvare ma il presidente e Quondamatteo, prima dei saluti, rilan¬ciano con le idee…
«Alcuni anni fa si voleva posizionare una passeggiata a piedi dal molo sud a questo tratto di spiaggia con una passerella sulla quale si potesse camminare vicinissimo al mare e non obbligatoriamente in costume da bagno»
Per festeggiare le “nozze d’argento” della Fiera non mancherà una bella torta, doviziosamente preparata dal solerte Luigi Quondamatteo.
Niente male.