GROTTAMMARE – Pubblichiamo un intervento dei consiglieri di opposizione di Grottammare relativo agli interventi di riqualificazione della zona nord del lungomare.

* Sono in corso i lavori di ristrutturazione della parte nord di viale Colombo, l’ennesima opera fatta con scopi ideologici e senza tener da conto le esigenze della città, senza ascoltare la voce dei cittadini: questa è la prova di quanto da tempo sosteniamo sulla sbandierata democrazia partecipata.

Che la cosiddetta “democrazia partecipata” fosse un espediente demagogico da tempo era noto ai cittadini avveduti. Ora ci sono anche le prove che più che una tecnica di democrazia avanzata è una grottesca caricatura atta a sottrarsi dalla proprie responsabilità politiche.

Infatti nel mese di ottobre è stata inviata al sindaco una lettera firmata da 124 cittadini residenti in via Roma, una delle zone oggetto della riqualificazione. Nella missiva i cittadini sollevavano alcuni dubbi sulla pedonalizzazione del Pontino Lungo, e più in generale sulla nuova viabilità, che oltre ad essere contorta prevede l’eliminazione di circa 100 parcheggi.

Il comitato spontaneo si è spinto oltre ed ha indicato una viabilità alternativa, che coniugasse le esigenze dei residenti al progetto di riqualificazione. Il risultato è stato che nessuno ha risposto per iscritto alla lettera, come doverosamente impongono le buone maniere e la legge.

Quindi senza dare nessuna spiegazione l’amministrazione ha imposto alla città il progetto, dicendo che esso è stato condiviso nelle assemblee. Da tempo chiediamo invano i report delle assemblee all’incaricato, perché pochi sono a conoscenza per mandare avanti questa messa in scena della democrazia partecipata il Sindaco ha assunto, a spese del comune, un giovane laureato.

Quindi altre al danno anche la beffa, non solo questa attività è a dir poco grottesca ed avvilisce la democrazia, ma inizia ad avere anche dei costi abbastanza sostenuti. Un dubbio si impone , come mai un Sindaco così vocato alla democrazia, che per buona regola avrebbe dovuto almeno convocare tutti i firmatari della petizione popolare, invece non si è degnato nemmeno di scrivere due righe di risposta? Probabilmente proprio perchè consapevole che questo metodo amministrativo è un castello di carta è timoroso di affrontare i cittadini in contraddittorio.
* Raffaele Rossi, Maria Grazia Concetti, Roberto Marconi, Mariano Ascani, Daniele Voltattorni, Francesco Palestini.