SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un weekend all’insegna della prevenzione della sindrome metabolica nel Piceno. Il 24 e il 25 marzo, infatti, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19, anche nel nostro territorio si svolgerà un’importante opera di informazione e sensibilizzazione su una sindrome che colpisce in particolare i soggetti obesi o in soprappeso determinata da una disfunzione nel metabolismo che è causa di numerose patologie.
Tra le trecento piazze italiane coinvolte, ci sarà anche Piazza Giorgini di San Benedetto del Tronto in cui saranno allestite apposite postazioni della Croce Rossa per consentire ai cittadini di sottoporsi a screening e a rilevazioni dei principali parametri e, in particolare, dei valori diagnostici relativi a colesterolo, glicemia, trigliceridi. I cittadini riceveranno anche opuscoli informativi sul tema “Cibo e salute” e nelle postazioni saranno presenti medici della Simg (Società di Medicina Generale) per rispondere a quesiti e indirizzare i pazienti più a rischio al medico di famiglia. I dati epidemiologici contenuti nelle schede dei rischi saranno poi trasmessi all’Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione che provvederà alla loro elaborazione e alla realizzazione di uno studio.
Nella settimana antecedente la manifestazione di piazza, le farmacie del Piceno svolgeranno inoltre un’opera di informazione e sensibilizzazione della popolazione sia sulla sindrome metabolica sia sulla possibilità di sottoporsi allo screening nelle postazioni CRI, fornendo anche indicazioni su luoghi e orari di svolgimento. Inoltre, le farmacie potranno collaborare attivamente allo screening, procedendo gratuitamente alla misurazione di alcuni parametri di rischio dei cittadini, quali peso, girovita e pressione arteriosa, che saranno riportati su una “scheda dei rischi” che, soprattutto per i soggetti più a rischio, sarà integrata in sede di screening nelle postazioni della Croce Rossa. A tal proposito si avvisano i cittadini che per effettuare il test occorre essere digiuni da almeno due ore.
«L’iniziativa rappresenta un evento di grande rilievo in quanto finalizzata a valorizzare il ruolo della farmacia come presidio sanitario territoriale che lavora in sinergia con gli altri operatori sanitari del territorio – spiega Pasquale D’Avella, Presidente di Federfarma Ascoli – come medici e volontari e con le istituzioni nazionali interessate alla tutela della salute della collettività».

Combattere le alterazioni metaboliche porta a una riduzione degli eventi cardiovascolari. La classe medica, dalla diffusione delle linee guida NCEP ATPIII nel 2002, si è molto sensibilizzata nei confronti di questa alterazione metabolica che vede nell’aumento dell’obesità viscerale uno degli elementi negativi di spicco. Rimane ora il compito più arduo: sensibilizzare la popolazione. Questa compagna preventiva svolta in collaborazione con la CRI e la Federfarma è una iniziativa di screening che va ad aggiungersi al grosso lavoro quotidiano di prevenzione e cura svolto silenziosamente da 50.000 medici
Forte, inoltre, la sua valenza sociale, in quanto l’evento sarà un monito per tutti i cittadini sull’importanza di un corretto stile di vita basato sulla regolarizzazione dell’alimentazione ed una costante attività fisica. Le patologie legate infatti alla sindrome metabolica sono numerose: il diabete con tutte le complicazioni ad esso correlate, l’arteriosclerosi generalizzata o localizzata a determinati distretti vasali (distretto coronarico, carotideo, renale, ecc.), l’ipertensione arteriosa sistodiastolica, che complica ed aggrava la patologia di cui al punto precedente, la steatosi del fegato, che può evolvere in steato-epatite (NASH) generando fibrosi del fegato, cirrosi epatica ed epatocarcinoma, fino all’insufficienza epatica terminale. Lo stato trombofilico, costituito da un’elevazione del fibrinogeno plasmatico, causa potenziale di eventi trombotici. Nasce quindi l’esigenza che ogni soggetto in soprappeso sia sottoposto ad uno screening particolareggiato, onde svelare le eventuali complicazioni metaboliche correlate al suo incremento di peso. Saranno dunque selezionati tutti quei soggetti predisposti alla sindrome in base all’indice di massa corporea e a quella di grasso addominale che ha un sensibile valore predittivo di rischio cardiovascolare. Dopo la valutazione dell’eventuale eccesso ponderale, saranno presi in considerazione altri parametri correlati alla sindrome metabolica per suggerire, infine, al paziente un trattamento terapeutico dal proprio medico curante.