SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Amico Fedele onlus e Arca 2000 hanno firmato una convenzione con la Picenambiente, che gestisce il canile comprensoriale di Ripatransone Contrada Quercia Ferrata. Grazie a questo accordo, la struttura potrà rimanere aperta per una domenica al mese dalle 9:00 alle 12:00 e questo favorirà le adozioni, permettendo di recarsi al canile a coloro che durante la settimana lavorano. Inoltre, i volontari gestiranno le sgambate dei cani nella nuova area di 300 metri quadri.
L’assessore all’Ambiente Paolo Canducci vuole anche l’informatizzazione del registro pubblico dei cani ospiti, che finora può essere consultato solo presso il canile in forma cartacea.
«Chi vuole adottare un cane potrà sceglierlo anche dal sito del Comune – spiega Canducci – e sapere la razza, la taglia, le vaccinazioni effettuate. Servirà a garantire la massima trasparenza».
Attualmente il canile di Ripatransone ospita 200 cani, ospitati in box semi aperti che rispettano le normative di legge (8 metri quadri a disposizione di ogni animale). E’ aperto dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 11:30 (ma grazie alle ai volontari sarà aperto anche una domenica al mese) e vi lavorano quattro addetti della Picenambiente. Durante le domeniche di chiusura, gli animali sono soli, ma possono fare a meno di mangiare grazie alla dieta specifica somministratagli durante la settimana. Ogni Comune del comprensorio paga una quota annuale in base alla propria grandezza e al numero di cani portati in canile.
Come spiega l’amministratore delegato di Picenambiente Leonardo Collina, nel corso del 2006 sui 200 cani ospiti ci sono stati 34 adozioni, 16 decessi (spesso dovuti all’età), 14 nuovi ospiti e 30 restituzioni. In molti casi si tratta di cani che, per un discutibile costume molto diffuso, vengono lasciati liberi dai padroni. Si tratta del cosiddetto vagantismo.

«Lo stato qualitativo del canile è buono – afferma Collina – anche se grazie a queste forme di collaborazione è possibile migliorare ulteriormente il benessere degli animali».
Per il futuro prossimo si vorrebbe aggiungere un cimitero per gli animali domestici e un servizio di “pensione” per gli animali, specie durante l’estate. Con gli introiti ricavati si potrà diminuire il costo delle rette per i Comuni.

Gli esponenti delle associazioni coinvolte nella collaborazione parlano di un «canile ben funzionante, uno dei migliori della nostra zona». La presidente di Arca 2000 Daniela Ballestra sottolinea che la propria associazione è l’unica che si occupa di malasanità animale e stigmatizza la moda odierna del cane di razza, preso come se fosse uno status symbol. Alice Agnelli dell’Amico Fedele e Domenico Pietroforte della Lega per la difesa del cane ricordano la particolarità del “cane da canile” e l’importanza di un amore e di un impegno particolare per averne cura.