Finalmente libero. Tutti tirano un sospiro di sollievo per la fine dell’incubo di Daniele Mastrogiacomo, il reporter di Repubblica prigioniero di un commando talebano per giorni.
Pare che in cambio del suo rilascio siano stati liberati cinque prigionieri talebani. Romano Prodi ha detto: «La liberazione non è stata un’operazione semplice» ed è ancora incerta la sorte dell’interprete afgano di Mastrogiacomo.
Intanto, tramite un dispaccio dell’agenzia di stampa afgana Pajhwok, arriva un messaggio che ha dell’inquietante: dopo avere annunciato la liberazione di Mastrogiacomo, il mullah Dadullah ha ammonito che i talebani seguiranno la stampa. Tuttavia, ha aggiunto, i giornalisti non correranno rischi « se si mantengono imparziali».
Intanto a Roma si apre una polemica politica fra Piero Fassino da una parte e, dall’altra, Margherita Boniver (Forza Italia) ed Emma Bonino (ministro per il Commercio Estero e per le Politiche Comunitarie). Il segretario Ds ha lanciato la proposta di far sedere anche i Talebani alla conferenza di pace per l’Afghanistan.
« Credo – commenta poi il presidente della Camera Bertinotti – che in una conferenza che deve trovare una soluzione ai problemi di un territorio che versa in una situazione tanto drammatica ci voglia l’interlocuzione con tutti i protagonisti, quale che sia il giudizio di valore sugli stessi».
Iniziativa discutibile invece per il ministro Bonino, che ha rilasciato queste dichiarazioni a Repubblica.it: «Mi sembra una proposta intanto nei tempi non proprio azzeccatissima, il ministro D’Alema è in partenza per una missione molto delicata negli Usa, la proposta è quella di un coinvolgimento e di cooperazione regionale nella soluzione del problema Afghanistan, c’é quindi una situazione di pressione e di coinvolgimento del Pakistan. Tutt’altra cosa è dire trattiamo con i Talebani, veramente discutibile dal punto di vista di proposta in sé e poi nella sua fattualità ».