SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La diva, la musa, l’icona vivente, tutti termini che sono sembrati insufficienti, quando Juliette Greco è arrivata, affascinante ed austera nella Hall dell’Hotel Calabresi, venerdì pomeriggio, per ricevere la stampa.
L’emozione era grande tra tutti i presenti, ma lei ei si è dimostrata sempre disponibile durante il lungo incontro con la cornice di tanti ospiti, tra cui la moglie di Léo Ferré, Marie, l’artista Ugo Nespolo, che ha creato il manifesto per il concerto e le Chiavi d’Oro della Città, che le saranno consegnate dal Sindaco Giovanni Gaspari dopo lo spettacolo di sabato 17 marzo. Ha sorriso divertita per le chiavi: «Potrò andare ovunque allora?».
Si è presentata con i suoi ottanta anni, giovanile nell’aspetto, ma soprattutto nel cuore; emanava quella forza e passione che hanno sempre caratterizzato la sua personalità. Si è definita feroce, ma ha chiarito rispondendo ad una domanda che la sua non è crudeltà, perchè la crudeltà è cattiva e negativa, la ferocia è naturale ed umana.
Le è stato chiesto cosa restava della Rive Gauche e di Saint Germain? e con un po’ di amarezza ha risposto che non resta proprio niente, e che ormai c’è sempre più denaro per le armi e per la guerra che per la cultura. «E’ stato un momento irripetibile, per le condizioni particolari che hanno permesso la sua esistenza. Ma altri periodi si sono avvicendati ed altri scrittori e chansonnier interessanti operano attualmente in Francia».
Non c’è mai nostalgia nel suo racconto, come ha infatti affermato, le è stato chiesto cosa amasse dell’Italia ed ha risposto così: «Veramente molto, la luce, la musica, le arti e la cultura, tutto è leggero e magico, se non fossi francese, avrei voluto essere italiana».
Alla domanda se oggi è più difficile trasmettere le emozioni e la poesia ad un mondo che sembra concentrato altrove, soprattutto quello giovanile, ha risposto che certo è più difficile, ma che si è piacevolmente meravigliata nel vedere lo Chatelet di Parigi, dove ha tenuto i suoi concerti a febbraio, stracolmo di giovani andati a cercare la poesia.
Ha concluso il Sindaco Gaspari affermando che si tratta di un evento molto speciale e che l’Amministrazione Comunale intende promuovere sempre la cultura: la sfida da cui riparte la città.
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