SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Era l’estate del 1963. ll campione olimpionico sambenedettese Giovanni Carminucci – scomparso a Roma lo scorso 17 febbraio all’età di 67 anni – concesse una simpatica ed estemporanea sfida a braccio di ferro al grande tenore Mario Del Monaco (Firenze 1915 – Mestre 1982). E i fotografi presenti non si lasciarono sfuggire l’occasione di immortalare l’originale evento.

Non sappiamo se questo originale match fra Ginnastica e Lirica sia stato veramente disputato o se i due posarono soltanto per gli obbiettivi. In ogni caso abbiamo buone ragioni di supporre che – nel caso – ad andare “al tappeto” sarebbe stato certamente il braccio dell’allora 48enne Mario Del Monaco.

Giovanni Carminicci, all’epoca 24enne, si era già coperto di gloria alle Olimpiadi di Roma del 1960, dove aveva vinto la medaglia di bronzo nel concorso a squadre e la medaglia d’argento alle parallele. Nel 1961 era poi stato per la prima volta campione italiano assoluto e nello stesso anno – ai Giochi del Mediterraneo a Napoli – aveva vinto una serie impressionante di medaglie: oro alla sbarra, oro alle parallele, oro nella classifica a squadre, argento nella classifica individuale, argento negli anelli, bronzo nel corpo libero. E sempre nel 1961, aveva vinto l’oro per il volteggio al cavallo e il bronzo per la classifica generale individuale. Mentre quello stesso anno – nel 1963 – ai Giochi di Tunisi aveva vinto l’oro a squadre e il bronzo alle parallele, mentre a Belgrado aveva vinto l’oro alle parallele.

Per non dire di tutti gli altri numerosi allori che avrebbe conquistato dopo, fino all’età di 32 anni, fino agli Europei di Madrid del 1971, dove prima di ritirarsi dall’attività agonistica avrebbe meritato un’ennesima medaglia d’oro alle parallele.
Con un simile campione di fronte, che speranze avrebbe potuto avere un pur prestante Mario Del Monaco?