SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Se il Tar emetterà una sentenza favorevole al Comune, diventerà paradossalmente normale che gli enti pubblici vendano o diano in leasing dei beni indisponibili e con dei vincoli di uso pubblico». Nuovo risvolto della tormentata vendita del complesso edilizio di contrada Monte Renzo alla Picenambiente: il consigliere comunale di An Giorgio De Vecchis ricorre al Tar per chiedere la sospensione e l’annullamento delle due delibere per mezzo delle quali l’amministrazione comunale ha deciso di vendere gli immobili in cui si trova la sede della società partecipata e una rimessa dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Un immobile del quale Picenambiente è stata finora affittuaria.
Si tratta di un ricorso corposo, con ben 58 documenti allegati. «Di fronte a una delibera palesemente illegittima – dichiara De Vecchis – un consigliere comunale che vuole tutelare il bene del Comune ha solo lo strumento del ricorso al Tar. Qualsiasi sia l’esito della sentenza, credo che avrà risvolti sulla giurisprudenza a livello nazionale».
De Vecchis afferma che i costi che sosterrà per le spese legali superano il suo compenso annuo lordo da consigliere comunale. «Sono a conoscenza del fatto che una parte della giurisprudenza pone dei dubbi sulla legittimità di un consigliere comunale a ricorrere contro una delibera di questo tipo, ma spero che prevarrà l’interpretazione per cui sto tutelando gli interessi del Comune e dei cittadini».
I tempi del ricorso, seguito dagli avvocati Giampaolo Lauretta e Cristina Valeri, potrebbero essere brevi, almeno per quanto riguarda la sospensione delle due delibere (la numero 41 del 12 settembre 2006 e la numero 88 del 30 novembre). Intanto è prevedibile che il Comune di San Benedetto bloccherà le procedure di vendita.
Vendita alla Picenambiente, De Vecchis ricorre al Tar
Il consigliere comunale di An ricorre al Tribunale amministrativo regionale per chiedere l’annullamento degli atti con cui il Comune ha venduto un immobile alla società partecipata. «L’esito della sentenza potrebbe avere risvolti a livello nazionale».
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