ROMA – E’ lui, assieme a Federico Rossi del gruppo Pdci-Verdi, ad essere uno dei due senatori che hanno determinato la sconfitta del governo Prodi sulla politica estera: Franco Turigliatto, senatore di Sinistra Critica-PRC, non ha partecipato al voto, assieme a Rossi. Ma ha rilasciato alle agenzie una sua dichiarazione di dimissioni.

«Sono contrario alla guerra in Afghanistan e al raddoppio della base di Vicenza che il governo, la maggioranza del centrosinistra e tutto il centrodestra invece vogliono fortemente, contro l’opinione dell’elettorato italiano e contro la rivolta di un’intera citta» dichiara Turigliatto.

«Certo, una nuova maggioranza sarebbe peggiore dell’attuale e non la auspico. Ma il governo non andrà lontano se continuerà a voltare le spalle a chi lo ha votato. Non accetto di diventare il capro espiatorio della crisi di questo governo, che è tutta legata alla sua politica suicida e non al mio dissenso personale. Ricordo che sull’Afghanistan e sulla base di Vicenza nulla era scritto nel programma dell’Unione, per cui la supposta fedeltà alla coalizione semplicemente non esiste. Tuttavia, non volendo approfittare della mia condizione determinante nelle scelte decise dalla maggioranza del gruppo parlamentare, presenterò oggi stesso le mie dimissioni dal Senato» conclude Turigliatto.