MONTEPRANDONE – Era una tappa da non fallire: si è trasformata in una delle domeniche più brutte della stagione.
Il Centobuchi torna da Cattolica con la consapevolezza di aver buttato un’occasione a dir poco irripetibile: in vantaggio 1-0 e con un uomo in più, non solo i biancocelesti si sono fatti riacciuffare dopo appena un minuto di gioco, ma a tempo abbondantemente scaduto, in seguito ad un’azione probabilmente viziata da un fallo su Corradetti, hanno visto andare in fumo un pareggio che in quel momento sembrava essere risultato addirittura bugiardo.
L’esordio-bis sulla panchina biancoceleste è andato di traverso a mister Marocchi, che sperava di raccogliere qualche punto contro il fanalino di coda del girone F, che non vinceva dal 23 dicembre (3-0 nel derby con il Riccione). E invece è andata come andata, nonostante Iachini e soci abbiano disputato una discreta partita, dominando, anche favoriti dal vantaggio numerico, la ripresa.
L’esperimento del 3-4-3 insomma, schema con il quale il Centobuchi sinora non aveva mai giocato, è andato bene solo per metà. Da registrare i meccanismi difensivi, mentre in avanti si sono viste cose migliori rispetto al recente passato; non a caso Alessio Rosa ha segnato il settimo gol stagionale, spezzando il digiuno personale che durava da fine novembre, e quello della squadra, a secco dalla trasferta di Riccione.
In definitiva: il nuovo assetto, chissà, potrebbe tornare buono anche per domenica prossima, quando al Comunale arriverà la Sangiustese di mister Malloni. Scontato sottolineare come quello contro i rossoblu maceratesi rappresenti un appuntamento da non bucare: tolto proprio il Cattolica, distante 8 punti, il duo delle penultime, Penne e Riccione, hanno due sole lunghezze di ritardo.
ARRIVANO RINFORZI? Intanto il direttore sportivo Gabriele Menzietti, proprio in questi giorni proverà a guardarsi intorno, con la speranza di individuare un centrocampista esperto, di qualità, che possa fare al caso della formazione biancoceleste.
Non sarà facile: a fine febbraio reperire giocatori validi, svincolati, in grado di dare una mano per il classico salto di qualità, è praticamente un’impresa.